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London Bridge is down, il cordoglio della Toscana per la morte della Regina Elisabetta

Si è spenta all’età di 96 anni la Regina Elisabetta II. Da ieri tantissimi i messaggi di cordoglio da tutto il mondo. Anche la Toscana la ricorda: venne a Firenze la prima volta nel 1951

London Bridge is down . Il Regno Unito piange la sua regina. La notizia della morte, intorno alle 19.30 di ieri, 8 settembre, è stata diffusa dal canale Twitter della casa Reale e forse non poteva chiudersi diversamente l’era della Regina Elisabetta: #QueenElizabeth è l’hashtag di tendenza oggi e raggiungerà menzioni bulgare.

È trascorso veramente un secolo dal giorno dell’incoronazione di Elisabetta nel 1952, trasmessa in diretta per undici ore proprio per volere della stessa Elisabetta (Churchill era contrario). Fu la prima svolta epocale del suo lungo regno all’epoca appena iniziato : da quel momento infatti la tv divenne il principale mezzo di comunicazione per gli inglesi.

Un’icona per oltre 70 anni

Iconica, inoppugnabile, ha guidato e fiancheggiato la storia mondiale sia nei suoi slanci migliori che in quelli peggiori in quello che è stato il regno più longevo, seconda solo a Luigi XIV.

Sovrana ma anche donna, moglie e madre. Una vita travagliata, sempre sotto ai riflettori. Amata e stimata, icona pop, icona di dignità, l’incarnazione del protocollo. Mai ridicola nei suoi completi pastello e con i suoi cappelli. Ha tenuto l’asta dritta del regno anche quando sembrava cadere a pezzi a causa del corso della storia, tra guerre, crisi, pandemie, ma anche per le vicende di Palazzo: la crisi con il marito Filippo, gli scandali legati ai figli (e poi ai nipoti) e ovviamente la morte di Diana, l’unica donna al mondo ad aver insidiato il primato tra i cuori del popolo di Elisabeth Alexandra Mary, questo il suo nome per esteso, Lilibet solo per i familiari. Per tutti è stata sua Maestà la Regina. Ed è così che la menziona Carlo, primogenito e da ieri re Carlo, nel messaggio ufficiale di cordoglio, e così la rammenta e la ricorda il mondo intero. Da Biden a Putin, da papa Francesco a Mario Draghi, a Sergio Mattarella sono state espresse parole di grande rispetto e stima.

Il cordoglio dell’Italia e della Toscana

Era solo principessa quando Elisabetta si recò a Firenze per la prima volta, era il 1951, ci ritornò dieci anni dopo accolta, insieme al principe Filippo dall’allora sindaco Giorgio La Pira in piazza della Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi. Un momento scritto nella storia della città che il sindaco di Firenze ha ricordato in un post Facebook esprimendo la vicinanza della città alla famiglia reale: “A nome di Firenze, nel ricordo della storica amicizia che lega la famiglia Reale alla nostra città, esprimo il più sentito cordoglio per la dipartita della Regina Elisabetta II”.

Tappetto e sedia rossa, in abito bianco, seduta compostamente sotto lo stemma gigliato del capoluogo. Anche il presidente della Regione Toscana ha ricordato la visita fiorentina di Elisabetta: “Una donna straordinaria, una grande Regina”.

Ha scelto una foto della Regina in bianco e nero, austera, con corona, orecchini e collana di perle, l’assessora all’Istruzione della Regione Toscana accompagnando il ricordo iconografico con questo testo: “Una protagonista assoluta della storia, una donna che ha fatto del servizio verso il proprio Paese la sua ragione di vita”.  In bianco e nero anche nella foto ricordo postata dal presidente del Consiglio Regionale che ha scelto di ricordare la Regina Elisabetta postando la stessa foto con cui la Casa Reale ha dato l’annuncio della dipartita.

Indossa invece un cappello con piume e ha lo sguardo propenso in avanti, quasi a dare la sensazione di sapere cosa dovrà ancora accadere, nella foto scelta dall’assessore ai Trasporti della Regione Toscana che sulla propria pagina Facebook scrive: “La morte della Regina Elisabetta chiude di fatto e definitivamente il ‘900. Al di là di ogni idea sulla monarchia e sulla Gran Bretagna non possiamo non riconoscerle una forza ed una determinazione auspicabili in chi rappresenta le istituzioni ad ogni livello”. 

Scatti diversi, fotografie che racchiudono un secolo di storia non solo di Elisabetta II, di sua Maestà, ma di tutti noi. Della nostra storia mondiale.

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