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Coronavirus, anche la Toscana è zona ‘protetta’. Tutte le restrizioni

Spostamenti solo per necessità, stop alle attività sportive e scuole chiuse fino al 3 aprile. Tutta Italia è zona protetta, Toscana compresa. Ecco l’elenco dei provvedimenti

Il centro commerciale I Gigli nei giorni del coronavirus

Fino a ieri la Toscana è stata solo la terra al confine della zona rossa. Ma da oggi il provvedimento si estende anche alla nostra regione, così come a tutte le regioni italiane. Ebbene sì, tutta l’Italia è zona protetta (non esiste più una classificazione cromatica). Toscana compresa.

Lo ha annunciato in tarda serata il premier Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa in diretta tv, poco prima che fosse firmato il nuovo decreto che prevede misure più stringenti per tutto il paese. Misure che i cittadini dovranno rispettare per arginare il coronavirus, dato che la crescita dei contagi, al momento, non sembra fermarsi.

I provvedimenti

Il dpcm è già entrato in vigore. Ecco cosa prevede: divieto d’assembramento; spostamenti solo per lavoro, salute o necessità stringenti con autocertificazione; estensione della chiusura delle scuole e delle università fino al 3 aprile; stop a tutti gli eventi sportivi; bar e ristoranti chiusi dopo le ore 18. Resteranno chiusui locali e discoteche, musei, cinema, teatri e perfino le chiese. Sono infatti vietate anche le celebrazioni religiose (compresi i funerali).

Restano aperti i supermercati (che però chiuderanno nei giorni festivi e prefestivi, quindi il sabato e la domenica) e gli approvvigionamenti saranno garantiti. Già dalla scorsa notte, però, dopo l’annuncio di Conte, molti punti vendita aperti 24 ore su 24 o fino a tarda notte sono stati presi d’assalto. In Toscana si sono registrate code ai supermercati già dalle 7.30, orario di apertura. La raccomandazione, quindi, è di non agire in modo irrazionale: seppur con qualche limitazione e attenzione, la vita scorre come prima. Occorre però maggiore responsabilità. Aperti anche gli uffici comunali e pubblici (con restrizioni di accesso e distanza di un metro tra le persone). Il trasporto pubblico non subirà alcuna variazione.

L’appello: restate a casa

«Stare a casa. Ieri, dopo il confronto con i presidenti delle Regioni, il presidente Conte ha preso questa decisione. Servirà a rallentare e, si spera, a contenere la diffusione del virus» ha scritto stamani su facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Nel frattempo io rinnovo il mio invito ai ‘vacanzieri’ venuti in Toscana a tornare alle loro case per tutelare meglio la loro salute e quella della collettività e avere a disposizione il medico e il pediatra di famiglia. Gli spostamenti sono consentiti per comprovati motivi di lavoro, di salute, di necessità o per raggiungere la propria residenza».

L’autocertificazione

Muoversi non è vietato, ma ogni spostamento (anche tra comuni confinanti) dovrà avvenire per comprovata necessità. Per questo sarà necessaria un’autocertificazione da presentare su richiesta. La si può scaricare sia sul sito del Viminale sia facendo click qui. Chi non può scaricare e stampare il modulo, può copiare il contenuto a penna su un foglio di carta (avrà la stessa validità).

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