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Covid-19: la Toscana limita le visite negli ospedali

La nuova ordinanza della Regione consente l’accesso a un solo visitatore per paziente, per un massimo di dieci minuti di presenza

Ospedale - © sfam_photo

La Toscana regolamenta e limita le visite negli ospedali, per abbassare il numero di presenze all’interno delle strutture ospedaliere in questo momento in cui i contagi di Covid-19 stanno salendo.

Secondo l’ordinanza numero 94, firmata ieri dal presidente della Regione Eugenio Giani, l’accesso degli accompagnatori e dei visitatori – sia per i pazienti ricoverati, che per gli utenti ambulatoriali e del pronto soccorso – deve essere limitato, evitando gli affollamenti. L’ordinanza invita a consentire l’accesso a un solo visitatore o accompagnatore per ciascun paziente. Le visite a pazienti ricoverati devono essere frazionate nel tempo, di durata contenuta non superiore a dieci minuti di presenza e, preferibilmente, a giorni alterni.

Cosa prevede l’ordinanza

Appropriatezza e prevenzione sono i principi guida della nuova ordinanza sulle visite negli ospedali, che fissa anche regole uniformi e coerenti per ogni Azienda sanitaria. L’obiettivo è  il migliore utilizzo possibile degli ospedali a fronte di una richiesta costante di ricoveri dovuti all’attuale andamento della curva epidemiologica del Covid-19.

Dovrà essere interrotto l’accesso alle strutture ospedaliere per tutti i visitatori, accompagnatori, pazienti ambulatoriali e operatori sanitari, che presentano sintomi simil-influenzali come rinite, tosse, rialzo febbrile e difficoltà respiratoria.

Inoltre i percorsi per l’accesso alle aree Covid e ai servizi dedicati e nei pronto soccorso dovranno essere separati, così come – si legge nell’ordinanza – deve essere frazionato quello per le prestazioni ambulatoriali, garantendo anche un utilizzo delle sale di attesa che consenta il mantenimento di distanze di sicurezza.

L’obiettivo è arrivare a 17.500 tamponi al giorno

Con questa ordinanza adottiamo una linea rigorosa a tutela degli ospedali e soprattutto della salute dei pazienti e degli stessi operatori sanitari, impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid – commenta il presidente Giani – come per le rsa e tutte le altre strutture residenziali socio-sanitarie, abbiamo riattivato, e predisposto, una serie di soluzioni operative, già testate durante la prima fase epidemica e perfezionate in corso d’opera. Valuteremo giorno per giorno il da farsi, sempre in modo appropriato e proporzionato alle reali necessità del momento, e soprattutto sempre in linea con le indicazioni ministeriali”.

È in continuo aggiornamento, inoltre, il numero di posti letto intensivi, subintensivi e non intesivi, messi a disposizione dalle Aziende sanitarie, attività coordinata e sinergica tra le Aziende stesse, come già avvenuto durante la prima fase e con la necessaria modulazione, che tiene conto degli scenari correnti e delle indicazioni regionali della necessità di garantire quanto più possibile le prestazioni ordinarie.

“Intanto, in Toscana siamo impegnati ad aumentare il numero dei tamponi processati – conclude Giani – che porteremo a breve a 17.500 al giorno, e a tutelare la salute dei nostri cittadini in ogni ambito della loro vita, a scuola come nel lavoro, raccomandando sempre le misure anti Covid, a partire dall’evitare gli assembramenti anche sui mezzi di trasporto”.

 

 

 

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