Enogastronomia/

Coronavirus: Pasqua ‘blindata’ e il dolce si fa in casa o a domicilio

La chiusura tra ristoranti e agriturismi taglia la spesa del 27%, ma le famiglie non rinunciano ai piaceri della tavola: 1,1 miliardi investiti

Cornavirus: Pasqua blindata e il dolce si fa in casa - © Roberta Canu

Con la Pasqua ‘blindata’ mai come quest’anno gli italiani puntano sulla buona tavola. Per la preparazione dei menu della tradizione spenderanno infatti 1,1 miliardo di euro, investendoli sopratutto in prodotti tipici e vino. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè. L’emergenza sanitaria ha cambiato solo in parte le abitudini degli italiani che non vogliono rinunciare ai piaceri del palato, anche se si fa pesantemente sentire la chiusura forzata al pubblico di ristoranti, trattorie e agriturismi con un taglio del 27% della spesa complessiva per il pranzo di Pasqua.

In aiuto delle famiglie quest’anno, fa sapere la Coldiretti, arrivano i cuochi contadini con la consegna direttamente a domicilio dei menu tipici della tradizione in tutta Italia per garantire a tutti una tavola di Pasqua “apparecchiata” a casa con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.

Tuttavia in oltre la metà delle famiglie (53%) si prepareranno in casa i dolci tipici della Pasqua. La necessità di passare il tempo fra le mura domestiche ha spinto al ritorno della cucina casalinga fai da te, sottolinea la Coldiretti, con la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione. Da qui l’impennata degli acquisti di farina (+100%), lievito di birra (+73%), zucchero (+43%) e uova fresche (+40%).

Intanto scatta l’allarme di Confartigianato toscana: ci sarà un calo della produzione del 40% per uova e colomba artigianali a Firenze. Dietro c’è una questione logistica: un terzo dei produttori non riesce a soddisfare le richieste perché non ha la possibilità di attivare il servizio di consegna a domicilio. “La domanda nonostante tutto tiene – spiega il presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Sorani – la richiesta di prodotti di qualità c’è, ma sappiamo che tanti produttori non sono in grado di consegnare a domicilio. Un problema a cui dobbiamo far fronte a breve e sarà un investimento da fare assolutamente per venire incontro alle nuove esigenze del mercato e alle abitudini cambiate”.

Ricordiamo che insieme alla spesa, al mercato fiorentino di Sant’Ambrogio si potrà acquistare e ordinare a domicilio l’uovo di Pasqua Att, il cui ricavato andrà totalmente in beneficenza all’Associazione tumori Toscana. “Non mettiamo in quarantena la solidarietà” è lo slogan scelto dai commercianti del mercato di Sant’Ambrogio per la distribuzione delle uova di cioccolato, e anche cioccolatini a forma di coniglietto, di Att, che come ogni anno servono a raccogliere fondi per portare avanti le cure domiciliari gratuite a sostegno dei malati di tumore e delle loro famiglie.

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