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Coronavirus: primo caso a Prato, è un’italiana rientrata da Milano

Settore turistico fortemente in crisi, Nardella: ‘Firenze è in ginocchio, un centinaio le strutture chiuse in città’

Coronavirus - © SamaraHeisz5

Primo caso sospetto positivo di Coronavirus, in attesa della validazione dell’Iss, a Prato. Secondo quanto spiegato si tratta di una giovane donna italiana rientrata in Toscana dopo alcuni giorni trascorsi in Lombardia: sarebbe stata a Bergamo. La donna è ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Prato: le sue condizioni generali di salute sono definite buone. Con questo salgono a 14 i casi in Toscana, di cui cinque validati dall’Iss, gli altri in attesa.

La crisi del turismo
Firenze oggi è tra le città italiane più in ginocchio, abbiamo avuto l’80% di disdette a marzo. In città sono un centinaio le strutture chiuse tra alberghiere e extra alberghiere”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3, a proposito del Coronavirus. “La situazione economica – ha aggiunto – è molto difficile. Noi abbiamo una doppia sfida: quella della salute, che viene prima di tutto, e una sfida economica. A Firenze i musei sono già aperti: abbiamo bisogno di dare un messaggio positivo, di speranza, per questo abbiamo deciso di aprire gratuitamente i musei civici. Abbiamo semplicemente lanciato una campagna per la cultura con musei gratuiti tra il 6 e l’8 marzo”. Nardella ha rivelato di aver parlato col virologo Roberto Burioni, che aveva criticato la scelta del primo cittadino di Firenze: “Ci siamo sentiti – ha ripreso il primo cittadino -. L’ho invitato a lavorare insieme, i cittadini non vogliono polemiche. L’Europa non solo può ma deve intervenire in modo deciso perché nessuno è immune da quello che sta succedendo“. Nardella ha precisato che “l’Italia ha fatto molti più controlli degli altri Paesi europei, addirittura dieci volte di più della Francia: in proporzione abbiamo più contagi, ma non possiamo essere trattati come il Paese degli untori. Per questo è necessario il coordinamento di tutti i Paesi europei. Ieri in Consiglio comunale a Firenze abbiamo votato un atto, dalla Lega al Pd, dove chiediamo che il Governo si attivi per ottenere la deroga al patto di stabilità europeo per il 2020, per l’Italia e gli altri Paesi colpiti. Non possiamo scindere questa crisi sanitaria dalla crisi economica, sono collegate”.

Tre pazienti clinicamente guariti e gli altri sono stabili
Permangono stabili, e in alcuni casi in miglioramento, le situazioni degli altri pazienti, presi in carico dal sistema sanitario toscano in questi giorni: i due coniugi di Codogno, arrivati in auto a Carrara dove possiedono una seconda casa (in sorveglianza attiva al proprio domicilio); il settantenne di Albiano Magra (Aulla, Lunigiana), il musicista che si è recato per un concerto a Codogno, messosi in autoisolamento domiciliare dove si trova tuttora. Ma anche l’imprenditore fiorentino, di 63 anni, ricoverato a Firenze (il primissimo caso di positività in Toscana) e il suo vicino di casa, ricoverato a Careggi in isolamento nel reparto di malattie infettive. Stabili anche le condizioni del 44enne di Torre del Lago, rientrato con positività da Vo’ (Veneto), in isolamento domiciliare senza più febbre, del calciatore 23enne della Pianese (la squadra di Piancastagnaio) in isolamento domiciliare, dell’altro calciatore, ricoverato al Policlinico Le Scotte di Siena e infine del sessantenne, operatore della squadra, ricoverato nello stesso reparto. L’informatico di Pescia, di 49 anni, il primo paziente clinicamente guarito, è ancora trattenuto a scopo precauzionale nel reparto di malattie infettive del San Jacopo di Pistoia, mentre anche lo studente 26enne norvegese ricoverato a Ponte a Niccheri è stato dichiarato clinicamente guarito.

944 persone in isolamento in Toscana
Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono – a oggi, lunedì 2 marzo – 944 persone in isolamento domiciliare di cui 480 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 251 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 104 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 125 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

Test e cure gratis per tutti gli stranieri in Toscana
Test e cure gratuite in Toscana per tutti gli stranieri soggiornanti nel territorio regionale per motivi di studio, ricerca e insegnamento e turismo. Lo prevede un’ordinanza che sarà firmata oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi. Studenti, ricercatori e turisti stranieri avranno accesso ai percorsi di prevenzione e cura del Covid-19 previsti dalle ordinanze nazionali e regionali sinora emanate. Anche per loro, per essere sottoposti al tampone, varrà la doppia condizioni di provenire da aree sottoposte a misura di quarantena o essere stati in relazione stretta e prolungata con un caso positivo, e avere evidenti sintomi influenzali e respiratori. “Per queste persone, 8.000 all’anno quelle presenti per ragioni di studio e ricerca e per gli oltre 40 milioni di turisti stranieri annuali – spiega Rossi – non esiste una definizione chiara di carattere nazionale delle modalità di presa in carico e della copertura sanitaria. È una lacuna che con questo provvedimento proviamo a colmare”.

5 letti in terapia intensiva per i malati dalla Lombardia
La Toscana mette a disposizione della Lombardia cinque letti di terapia intensiva, per accogliere altrettanti pazienti lombardi colpiti dal Coronavirus. “Nonostante la situazione di difficoltà – dicono il presidente Enrico Rossi e l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – abbiamo voluto rispondere alla richiesta del Ministero della salute, mettendo a disposizione della Lombardia cinque letti di terapia intensiva nei nostri ospedali. Ci sembrava un gesto di solidarietà doveroso”. Negli ospedali della Toscana ci sono 445 letti di terapia intensiva e sub-intensiva.

INFO UTILI
Il numero verde istituito dalla Regione Toscana per fornire indicazioni sui percorsi e le iniziative sul tema del coronavirus è il seguente: 800 556060 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18).
Esiste poi il numero di pubblica utilità: 1500 (attivo 24 ore su 24). Per dichiarare di essere stati in Cina, i numeri da chiamare (attivi dalle 8 alle 20, anche con operatore e interprete cinese) sono questi: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055 5454777; Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio) 050 954444; Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) 800 579579.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina dedicata al coronavirus sul sito di Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/-/coronavirus

 

 

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