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Covid-19: 4.500 prenotano il test dopo il rientro dall’estero

Da ieri chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve sottoporsi obbligatoriamente al test del Covid-19. I sindaci della Versilia chiedono aiuto al Governo per far rispettare le norme anti-contagio.

Il test per individuare il Coronavirus

In Toscana in due giorni si sono registrate ben 4.500 persone rientrate dall’estero per effettuare il test molecolare del Covid-19: 903 provenienti dalla Croazia, 1803 dalla Grecia, 268 da Malta e 1620 dalla Spagna. Da venerdì 14 a domenica 16 agosto infatti la Regione offriva la possibilità di testarsi su base volontaria per chi rientrava dai paesi a rischio: da ieri invece il test è obbligatorio.

Da lunedì 17 agosto infatti i viaggiatori che arrivano in Toscana da Croazia, Grecia, Malta e Spagna sono tenuti obbligatoriamente a registrarsi sul sito della Regione e attendere di essere contattati direttamente dalle Asl competenti nelle 24 ore successive al loro arrivo, per effettuare il test molecolare o antigenico a mezzo di tampone.
Rimane attivo anche il numero verde regionale gratuito 800 556060, a cui telefonare per chiedere informazioni.

Tracciare i casi di rientri dall’estero

Tracciare e bloccare eventuali focolai dovuti ai rientri dall’estero è di importanza vitale. Ieri infatti dei nuovi 21 casi di Covid-19 individuati in Toscana ben 11 erano collegati a persone arrivate in regione da fuori Italia, di cui 9 per motivi di vacanza.
Ieri è stato scoperto un nuovo cluster a Carrara, che a quanto rende noto la Asl Toscana Nord Ovest riguarda tre cittadini domenicani, mentre in Versilia ci sono sei nuovi casi – quattro a Massarosa e due a Viareggio – tutti dovuti a rientri dall’estero e relativi contatti stretti, e anche a Pisa c’è un nuovo caso per rientro dall’estero.

I sindaci della Versilia chiedono aiuto al Governo

Intanto i sindaci della Versilia hanno chiesto al Governo di aiutare i loro Comuni – che sono di notevole richiamo turistico in estate – per far rispettare le ultime disposizioni anti-contagio da Coronavirus, fra cui la norma che obbliga dalle ore 18 alle ore 6 di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) dove per caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionali .
Sia il sindaco di Pietrasanta che quello di Forte dei Marmi hanno chiesto al Governo di potenziare i controlli quotidiani effettuati dalle forze dell’ordine, per non rendere le normative anti-Covid inefficaci.

 

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