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Istruzione e Formazione Professionale: i corsi per combattere l’abbandono scolastico e costruire il futuro

Nella decima tappa del format “Accènti Intoscana” i protagonisti sono i ragazzi e le ragazze dei corsi gratuiti promossi da Giovanisì: avevano smesso di andare a scuola ma grazie a questi percorsi formativi diventeranno estetiste, elettricisti e pellettieri

Avevano abbandonato la scuola e rischiavano di andare a ingrossare le file dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, invece grazie ai corsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), promossi dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, hanno trovato la loro strada e ora sono impegnati a costruire il loro futuro.
Sono i ragazzi e le ragazze protagonisti della decima puntata di “Accènti Intoscana”, il format video di Fondazione Sistema Toscana che racconta le esperienze nate grazie alle opportunità del progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

I corsi gratuiti per entrare subito nel mondo del lavoro

I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale sono corsi gratuiti destinati ai giovani che vogliono scegliere un percorso alternativo alla scuola superiore, che consenta loro di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro. I corsi, che rientrano nell’ambito di Giovanisì, si rivolgono agli studenti in uscita dalla scuola media inferiore e costituiscono un’alternativa al corso di studi quinquennale. Durante i tre anni del percorso formativo gli allievi hanno così la possibilità di imparare attraverso lezioni svolte da esperti provenienti dal mondo del lavoro, pratiche in laboratorio e attività di apprendimento all’interno delle aziende del settore.

Bernard Dika con gli allievi dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale

Un modo per contrastare l’abbandono scolastico e aiutare i giovani a costruirsi una professionalità dando loro gli strumenti pratici di un mestiere.
“Quanti di noi conoscono ragazzi e ragazze che non concludono il percorso di studi tradizionali alla scuola superiore – sottolinea Bernard Dika, consigliere per l’Innovazione e le politiche giovanili del presidente della Regione Toscana, Eugenio Gianinoi abbiamo bisogno di una comunità fatta di genitori, di nonni, di docenti, di associazioni che possano consigliarli, che dicano loro che ci sono altre opportunità, noi questo vogliamo fare con il progetto Giovanisì, dirgli che siamo qui non per giudicare le loro scelte ma per aiutarli nei loro percorsi di autonomia.”

Siamo qui non per giudicare le loro scelte ma per aiutarli nei loro percorsi di autonomia

Estetiste, pellettieri, elettricisti: come imparare un mestiere sul campo

Dalla meccania alla ristorazione sono numerosi gli ambiti professionali coperti dai corsi di Istruzione e Formazione Professionale. Il viaggio di “Accènti Intoscana” è partito dall’agenzia formativa IAL a Firenze per conoscere le ragazze che frequentano il secondo anno del corso per diventare operatore del benessere, ovvero estetiste. Come Sellenny, diciassette anni che era scritta all’istituto Sassetti-Peruzzi a indirizzo turistico ma ha lasciato la scuola durante la pandemia. Ha saputo del corso da un’amica e visto che le è sempre piaciuto il settore dell’estetica ha deciso di iscriversi. Ora va a lezione con entusiasmo e in futuro spera di aprire un suo centro estetico.

Le ragazze del corso per estetiste al lavoro

Una storia simile a quella di Greta, anche lei diciassettenne che ha perso interesse nella scuola che frequentava, l’istituto agrario, durante la DAD. Il Centro per l’Impiego l’ha indirizzata al corso per estetista e lei si è subito appassionata alle materie, in particolare alle tecniche di massaggio. “Mi piace perché non è come una scuola normale che si basa sulla teoria, c’è la parte pratica e così si impara subito” racconta Greta, che è molto soddisfatta anche della possibilità di cominciare a lavorare non appena concluso il percorso. “Alla fine del terzo anno, dopo l’esame, ci viene dato un attestato che i permette di entrare a far parte subito di un centro estetico”.

Apprezzano l’opportunità di imparare un mestiere sul campo anche i ragazzi del corso per operatore elettrico del Centro Don Giulio Facibeni di Firenze. Come Alessandro, sedici anni, che frequentava l’istituto tecnico informatico ma una volta visitato la scuola è rimasto colpito dalle attività che poteva imparare qui e si è subito iscritto. “Mi piace molto fare l’elettricista, mi piacciono i lavori pratici sin da bambino e non mi sono mai tolto questa passione” racconta. Il laboratorio è la parte preferita del corso anche di Nicholas, quindici anni, che si è iscritto non appena conclusa la scuola media  seguendo le orme del fratello, che aveva frequentato un corso di IeFP triennale per Tecnico Meccatronico.

Gli allievi del corso per operatore alla lavorazione di prodotti di pelletteria

Tanto entusiasmo anche tra gli allievi e le allieve del corso per operatore alla lavorazione di prodotti di pelletteria dell’agenzia formativa Ambiente Impresa a Scandicci, dove si impara a lavorare la pelle: si parte dal disegno e dal taglio per arrivare poi piano piano a riuscire a realizzare un accessorio di moda, come una borsa. Tra loro c’è Nidal, arrivato qui dopo due anni al Russell Newton di Scandicci per seguire le orme della sorella e del cognato, anche loro pellettieri, ma anche Ayri, indirizzata al corso dal Centro per l’Impiego che si è innamorata della capacità di creare qualcosa con le proprie mani, mettendo in moto la fantasia.

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