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Il buono del calcio, Coverciano: arrivano i primi pazienti Covid-19

54 le camere che potranno esser utilizzate, insieme a tutti gli spazi comuni della Casa delle Nazionali. Gravina: ‘Siamo a disposizione per contribuire alla gestione dell’emergenza’. Nardella: ‘È la prima volta che questo complesso viene utilizzato a fini sanitari: rimarrà nella storia’

Coverciano

“Mi auguro che l’accoglienza nel Centro federale di Coverciano possa favorire la piena guarigione di tutti coloro che saranno ospitati”. Con queste pagole il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha salutato l’attuazione della temporanea ‘riconversione’ degli spazi della casa della nazionale per ospitare i pazienti positivi al Covid 19 a partire da oggi.

L’operazione è stata possibile grazie all’accordo tra FIGC, Comune di Firenze e Azienda USL Toscana Centro, che ha preso in carico la struttura, gestita con il coordinamento sanitario di zona e della Società della Salute.

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Proprio nei giorni scorsi si sono conclusi infatti i sopralluoghi effettuati dalla Protezione Civile del Comune di Firenze ed è arrivato il via libera per attuare l’isolamento domiciliare. Soggiorneranno a Coverciano i pazienti positivi al Corona Virus che alla data delle dimissioni ospedaliere siano risultati autonomi, clinicamente guariti, ma ancora positivi al tampone e impossibilitati a risiedere nella propria abitazione.

Sono 54 le camere che potranno esser utilizzate, insieme a tutti gli spazi comuni della Casa delle Nazionali, famosa all’estero come l’Università del calcio. Un luogo iconico, immerso nel verde fiorentino, dove sono stati costruiti, dal ’68 ad oggi, tutti i successi delle Nazionali italiane di calcio. Soddisfatto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: “È la prima volta che questo complesso viene utilizzato a fini sanitari: rimarrà nella storia, ma soprattutto ci aiuterà a gestire tutta la fase di emergenza da lunedì in poi”.

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