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Covid-19: Siena chiude le scuole medie e superiori. 180 alunni in quarantena a Certaldo 

“La possibilità di istituire microzone rosse è l’accorgimento più efficace alla luce di questa esperienza che stiamo maturando” ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani

Siena, alla scoperta delle contrade con ‘Passeggiate d’autore’

Chiudono le scuole medie e superiori che si trovano nel territorio del comune di Siena. L’annuncio è arrivato in una conferenza convocata a palazzo Pubblico dall’amministrazione comunale. Dopo l’incontro con l’Asl sud est di ieri, lunedì 22 febbraio, i rappresentanti del territorio avevano optato di attendere i dati del contagio da covid a Siena dell’ultimo bollettino dell’azienda sanitaria. Dopo avere acquisito i numeri il sindaco Luigi de Mossi ha deciso di emanare un’ordinanza nei confronti degli istituti del comune capoluogo per un periodo di 7 giorni, da domani fino al prossimo mercoledì 3 marzo.

“É un modo per controllare il diffondersi delle varianti”, così il sindaco De Mossi ha motivato la scelta. “Adesso interverremo con la sanificazione nelle scuole. Alle famiglie chiediamo di non far fare assembramenti a giro per la città”.Non saranno invece sospese le lezioni delle elementari e dell’asilo. “Abbiamo deciso una linea di equilibri, il distanziamo sociale è una misura che genera disturbi piscologici” ha continuato De Mossi l’approccio non è aggressivo per mediare con esigenze dei genitori lavoratori. Inoltre intendiamo anche decongestionare il Tpl”, afferma.

L’assessora alla sanità Francesca Appolloni ha fatto il punto sul contagio nelle scuole. “Le varianti sono presenti in tre dei nostri istituti superiori”, ha detto. Attualmente si trovano in quarantena 12 classi del liceo scientifico, 3 del Sarrocchi, 2 del liceo Sacro Cuore, una classe al Piccolomini, 3 all’istituto Caselli. 2 al Bandini, una all’Agrario. Per le medie sono chiuse 2 classi alla San Bernardino, 2 alla Jacopo della Quercia, 2 alla Cecco Angiolieri, una alla Tozzi ed una alla Mattioli.

180 alunni in quarantena a Certaldo

“Sono cose che fa la Asl, che non competono a me ma che capisco, si mette la sicurezza al primo posto”. Ha detto il sindaco di Certaldo commentando in una diretta facebook la decisione dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana Centro di far scattare la quarantena per tutti e 180 bambini della scuola dell’infanzia ‘Sturiale’, dopo che una collaboratrice scolastica e una educatrice sono risultate positivi al coronavirus. Secondo quanto spiegato dal primo cittadino, la decisione è stata presa dalla Asl perché la collaboratrice scolastica negli ultimi giorni era entrata in contatto praticamente con tutti i bambini. A lei competeva tra l’altro accompagnarli in bagno, portarli in classe all’ora dell’entrata a scuola, cambiarli quando necessario. Il primo cittadino ha anche sottolineato come nell’ultimo periodo i casi di Covid siano aumentati nel territorio di Certaldo: ieri il picco giornaliero, con 29 positivi registrati in un giorno.

Eugenio Giani apre alle microzone rosse

La possibilità di istituire microzone rosse, e la conferma del meccanismo dei colori, è “l’accorgimento più efficace alla luce di questa esperienza che stiamo maturando”, ed è “un atteggiamento assolutamente condiviso” dal Governo e dalle Regioni: lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a ‘Radio anch’io’ su Radio1. “Questa è una patologia che solo con la restrizione delle mobilità, finché non si risponde con questo grande muro che è il vaccino, possiamo contrastare“, ha spiegato, sottolineando che “sulla base delle varianti e delle mutazioni è evidente che, se vediamo qualche caso che corrisponde a queste caratteristiche, è bene isolarlo in quel comune, e conseguentemente le restrizioni sono quelle di microzona rossa; ma in modo spontaneo stanno emergendo, ad esempio nella mia regione, sindaci che vedono che magari è proliferato attraverso qualche scuola, e quindi chiudono le scuole in modo più rigido di quella che sarebbe la previsione di zona in quel luogo, e contemporaneamente noi facciamo i cosiddetti tamponi diffusi per la popolazione”.

 

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