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Covid, la Regione raddoppia i tamponi: 20mila molecolari e 25mila rapidi al giorno

Nuovo provvedimento per contrastare l’esplosione dei contagi, previsto anche il rafforzamento dei tracciamenti. Prenotazioni: si amplia la visibilità delle agende fino a tre giorni

Tamponi per individuare il Covid-19 - © JC Gellidon, Unsplash

Raddoppiano i tamponi molecolari ad almeno 20mila al giorno, gli antigenici rapidi saranno invece 25mila e, inoltre, verranno rafforzate le tre centrali di tracciamento. Sono queste le  linee d’azione individuate dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per fronteggiare l’esplosione di casi di Covid-19 in Toscana causati dalla variante Omicron e discusse in una riunione a cui hanno partecipato anche l’assessore alla sanità Simone Bezzini, il direttore di sanità, welfare e coesione sociale Federico Gelli, il direttore di Estar e i direttori delle Asl territoriali e ospedaliere.

“Siamo davanti a una situazione che ogni giorno diventa più complessa – ha detto il presidente – Per farvi fronte dobbiamo da una parte restituire equilibrio al rapporto tra domanda e offerta di tamponi. L’ordinanza che è entrata in vigore oggi, e che semplifica il sistema di tracciamento utilizzando anche il test antigienico rapido per individuare i casi positivi, va in questa direzione. A questa si affianca ora uno sforzo enorme per aumentare l’offerta di tamponi molecolari e rapidi e per migliorare la nostra capacità di tracciamento dei casi”.

Le tre azioni per contrastare la nuova, violenta, ondata

Tre le linee di intervento. Prima di tutto aumentare la capacità di processamento dei tamponi molecolari da parte dei laboratori pubblici per passare in pochi giorni dagli attuali 10.000 ad almeno 20.000 tamponi al giorno “in modo da rispondere all’incremento vertiginoso delle richieste”.[mark]

Aumentare il  rifornimento di tamponi antigienici rapidi, per questo Estar metterà a disposizione da oggi 530.000 tamponi di questo tipo. “Potranno essere richiesti dalle Asl e venire utilizzati da medici di famiglia, associazioni di volontariato, farmacie e strutture sanitarie private che aderiranno all’accordo che definiremo nelle prossime ore. [mark]Complessivamente da oggi al 14 gennaio saranno disponibili ogni giorno circa 25.000 tamponi rapidi in più. Si svilupperà così quel sistema di sussidiarietà sul territorio che renderà più rapido e semplice l’accesso ai tamponi”, ha detto Giani.

Altra novità: si amplia da 1 a 3 giorni la visibilità delle agende a disposizione del cittadino sul servizio regionale di prenotazione. Chi entra sul portale per richiedere un tampone avrà a disposizione più test e potrà verificare la disponibilità del drive-through o del walk-through prescelto in un arco temporale più largo. La nuova modalità si  aggiunge alla recente introduzione sul portale della waiting room, con la quale i cittadini vengono messi in coda e possono conoscere in tempo reale i tempi di attesa per l’accesso al servizio.

Il terzo punto riguarda l’organizzazione dei tracciamenti messa a dura prova dall’aumento esponenziale dei contagi: “Nei prossimi giorni apriremo una nuova centrale di tracciamento al Mandela Forum che sarà dedicata all’area della Asl Toscana centro e aumenteremo il personale sia alla centrale di Arezzo (cui fa riferimento la Toscana sud-est) sia a quella di Carrara per l’area nord ovest”.

Altra novità nel tracciamento è la possibilità per il cittadino positivo al Covid  di “indicare,  attraverso un link che gli sarà comunicato,  direttamente i contatti stretti. E’ un sistema di autoregolazione che metteremo a punto nei prossimi giorni come sostegno ulteriore all’enorme lavoro di tracciamento”.

Da qui l’appello del presidente Giani al Gorverno per un “sostegno, in termini finanziari. Per questo chiederemo allo Stato centrale più risorse per assumere personale negli ospedali, prevenendo anche i problemi che potrebbero nascere nei prossimi giorni per i contagi tra i sanitari, e per avere più personale per il tracciamento”. Certamente, aggiunge Giani, “un movimento contrario rispetto a questo enorme sforzo collettivo è esercitato da chi non si fa il vaccino e si rifugia nel tampone da fare ogni giorno. Per questo a mio avviso servono misure di interdizione alla mobilità di persone non vaccinate che non solo sono portatori di contagio, ma che appesantiscono fortemente il sistema dei tamponi”.

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