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Covid, R0 doppio rispetto alla media a Capannori. Lo studio sul focalio

Da una ricerca effettuata sul primo focolaio in un ristorante in provincia di Lucca, scoppiato prima del lockdown, il numero di riproduzione di base risulta compreso tra 7 e 8. Il doppio rispetto alla media di 3,8

Capannori (Lucca) - © Comune di Capannori

Una cena tenutasi in un ristorante di Segromigno, nel comune di Capannori (Lucca), il 21 febbraio scorso, quando ancora non erano in vigore le norme anti contagio, si trasformò in un focolaio di coronavirus. È quanto emerge da uno studio scientifico condotto dal medico di medicina generale Franco Antonio Salvoni, che oltre a essere tutor del corso di formazione specialistica dell’Ordine dei Medici di Lucca è anche consigliere comunale. I risultati dello studio, condotto insieme ad altri tre medici in corso di formazione specialistica, vengono citati in un post su facebook dal sindaco di Capannori Luca Menesini. In base alla ricerca, a quella cena l’R0, il numero medio di persone che ogni positivo può contagiare, risulta compreso tra 7 e 8, ben al di sopra della media che si attesta intorno al 3,8.

L’importanza dell’aerazione

“Perchè questa discrepanza?” si domanda il sindaco. Secondo lo studio, il cui abstract è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Recenti progressi in medicina”, ciò è dovuto “verosimilmente alle condizioni in cui si è svolta la cena: ambiente chiuso non aerato, dimensioni contenute del locale rispetto alla densità dei presenti, assenza di misure adeguate alla prevenzione di un eventuale contagio (macherine, distanziamento sociale, igienizzazione mani)”.

Lo studio

“Fondamentale rispettare in maniera rigorosa e in ogni occasione le regole anti contagio”

La ricerca è stata condotta su 47 dei 49 partecipanti alla cena, 26 dei quali sono risultati poi positivi. Nei 14 giorni precedenti si erano recati a Milano 6 dei partecipanti, 3 dei quali sono risultati positivi e sintomatici e 3 negativi. L’alto tasso di contagi deve essere attribuito, secondo gli esperti, alle condizioni in cui si svolse la cena.

Grafico su ricerca focolaio di Capannori

“Altro dato interessante – scrive Menesini – è che 3 persone andate a Milano prima e poi presenti alla cena non hanno mai sviluppato alcun sintomo. Non hanno preso il Covid-19 a Milano, né alla cena. Questo fa riflettere sulla possibile esistenza di fattori personali protettivi nei confronti dell’infezione. Alla luce di questo studio – afferma su facebook il primo cittadino di Capannori – vi chiedo ancora più di prima di rispettare in maniera rigorosa e in ogni occasione le regole anti contagio, anche se fa freddo, la buona norma di areare le stanze”.

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