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Covid, ristori alle aziende in crisi nei centri storici e termali. Come richiedere il contributo

Un aiuto da 2.500 euro per chi, tra il 2019 e il 2020, ha subito perdite del 30%. C’è tempo fino al 4 febbraio. Riguarda anche le attività finite lo scorso anno in “zona rossa”

Firenze durante il lockdown, Matteo Mascotto - © Matteo Mascotto

Un contributo di 2500 euro per attività. Fino alle 17 del 4 febbraio sarà possibile fare domanda per ricevere il ristoro Covid-19 finanziato dalla Regione Toscana destinato alle imprese commerciali, turistiche e della ristorazione dei centri storici di tutti i comuni toscani, ma anche dei comuni termali o finiti in zona rossa con un’ordinanza nel 2021. Il bando è pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana.

Per riceverlo occore dimostrare un calo di fatturato, tra il 2019 e il 2020, di almeno il 30 per cento. Chi ha avviato l’impresa nel 2020, nell’impossibilità di un confronto tra i due anni,  si vedrà riconoscere un contributo forfettario da mille euro. L’aiuto potrà essere cumulato anche con eventuali altri ristori ricevuti in precedenza, naturamente al massimo fino a concorrenza delle perdite dichiarate: in questo caso le aziende saranno collocate in fondo alla graduatoria e sarà data precedenza a chi finora non ha beneficiato di alcun aiuto. Sarano però escluse le imprese che hanno partecipato ai bandi riservati ai comprensori sciistici, ai bus turistici, alle discoteche, matrimoni ed eventi privati, parchi a tema, gestione di stabilimenti termali ed allestimento fiere, convegni ed eventi pubblici.

Per finanziare la misura, la Regione ha stanziato 18 milioni e 269 mila euro. L’intervento è parte della “manovra” sui ristori Covid varata dalla dalla giunta regionale prima della fine dello scorso anno e che valeva ben 21 milioni di euro: tutti ristori e contributi a fondo perduto che si sommano ai 34 milioni già stanziati con i precedenti bandi, per oltre 61 milioni di euro di risorse messe in campo in un anno. Con quello sui centri storici, sono al momento sette i bandi di ristoro aperti in questo momento: sei scadranno a gennaio.  Un ottavo si aprirà tra una settimana ed interesserà le aziende di informazione locale.

 

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