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Cuore azzurro, sale l’attesa per Italia-Belgio: una partita che sa di “normalità”

L’Italia di Roberto Mancini all’Allianz Arena sfiderà i “Diavoli rossi” di Roberto Martínez. Posti esauriti nei locali con maxi schermo e con lo sport recuperiamo un po’ della normalità pre pandemia

- © Fb Nazionale Italiana di Calcio

È venerdì, è il 2 luglio, stasera l’Italia si gioca l’Europeo.

La nazionale di Roberto Mancini alle 21 all’Allianz Arena sfiderà i “Diavoli rossi” di Roberto Martínez. Lo stesso nome, la stesse chances di vincere o perdere per i due ct.

I pronostici non sono ammessi anche perché il Belgio è un avversario difficile ma questa Italia è giovane, ha carattere, corre, verticalizza, gioca al pallone e ha acceso, settimana dopo settimana, il cuore azzurro degli italiani. Si rivedono le bandiere alle finestre, sono le stesse di un anno fa, oggi però sventolano per dodici ragazzi che scenderanno in campo e che richiamano alla mente le notti magiche dell’estate del 1990.

Posti sold out in tutta Firenze nei locali che hanno allestito maxi schermi per vedere la partita: dal Fiorino sull’Arno all’Habana 500 di lungarno Pecori Giraldi, fino al Molo. Si tifa anche al Mercato Centrale e alla Manifattura Tabacchi, in zona Fortezza da Basso l’Off Bar non richiede la prenotazione ma i tavoli di fronte al grande schermo con lo sfondo del lago dei cigni c’è da scommettere andranno a ruba.

Fuori dal capoluogo, a Pisa, il maxi schermo rientra nel programma dello Street Food Fest, l’appuntamento che vede protagonista il cibo di strada di qualità con specialità della cucina italiana e piatti internazionali in corso in via Nino Bixio. Doppio maxi schermo a Prato a Officina Jungle in piazza Macelli mentre a Lido di Camaiore si tiferà gli azzurri e intanto ci si potrà godere le sfilate, la musica e l’intrattenimento degli eventi della Fashion Week.

Ovviamente nel rispetto del distanziamento e delle normative in vigore.

Ma questo Europeo sta portando con se una ventata di normalità. Nei bar si è tornati a parlare di altro oltre che di Covid: di calcio, di sport. La variante Delta tiene testa nelle discussioni ma a tratti è soppiantata dalla polemica del momento: inginocchiarsi o non inginocchiarsi? È giusto farlo solo perché lo fanno gli altri? E la politica che c’entra? E lo sport non manda da sempre messaggi universali?

E anche questo ha il sapore di normalità, delle “solite cose all’italiana”.
E prendiamola così, con leggerezza, è venerdì, è il 2 luglio, stasera c’è la partita, la polemica è un appendice.

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