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Da Napoleone a Dante: l’isola d’Elba si racconta con il cioccolato

Le meravigliose creazioni di Paola Francesca Bertani conquistano i palati di tutto il mondo e si aggiudicano premi all’International Chocolate Awards. Il suo segreto? Utilizzare materie prime di qualità e fare rete con le imprese locali

Tanta ricerca, un pizzico di storia e la voglia di collaborare con le realtà del territorio. È questo il segreto di Paola Francesca Bertani, la chocolatier dell’isola d’Elba famosa in tutto il mondo per le sue dolci creazioni (anche se forse sarebbe più appropriato chiamarle opere d’arte).

All’ultima edizione dell’International Chocolate Awards, la manifestazione indipendente che seleziona i migliori prodotti realizzati con il cioccolato finissimo, la sua “Ansonica” ha vinto la medaglia d’oro: la pralina è realizzata con cioccolato chuncho cuzco 70% di Tesoro Amazonico e un ripieno ai frutti gialli, tra i quali spiccano le albicocche a km 0 della azienda agricola Elisa, e la grappa di Ansonica dell’azienda Arrighi.

Bertani firma un altro oro mondiale nella categoria ganache fondenti aromatizzate grazie a “Un tè con le tigri”, una bontà che si ispira all’omonimo libro di Gilles Brochard in cui l’autore descrive la sua esperienza nei giardini del tè indiani.

Ansonica, la pralina firmata da Paola Francesca Bertani

Cioccolato, una passione che unisce le imprese

L’Elba non è solo mare e spiagge: abbiamo tante altre eccellenze enogastronomiche da raccontare

Spesso mi chiedono perché ho scelto di dedicarmi al cioccolato – spiega la pasticcera e titolare de Le Magie di Portoferraio -. L’Elba si vive soprattutto d’estate e con il caldo, si sa, il cioccolato si scioglie. Durante i miei studi di pasticceria mi sono proprio innamorata del cioccolato e quindi ho deciso di raccontare l’isola attraverso l’uso di questo ingrediente. Diciamo che è un modo per ribadire che l’Elba non è solo mare e spiagge, ma abbiamo tante altre eccellenze enogastronomiche“.

Ad esempio, in “Aleatica”, che è stata per ben due volte campione del mondo e ora riconosciuta argento, troviamo le fragoline di bosco dell’azienda agricola I giardini di Poseidone e una grappa di Aleatico dell’azienda Acquabona. “Insomma – continua Bertani –, con le mie praline mi piacerebbe promuovere una rete di imprese, ovvero piccoli artigiani che, con il loro lavoro e i loro sacrifici, portano avanti una tradizione di qualità”.

Paola Francesca Bertani, la “chocolatier” dell’isola d’Elba

Una lectura Dantis all’insegna del gusto

Il cioccolato per Paola Francesca Bertani è anche un’occasione per fare storytelling, ovvero per valorizzare il passato dell’isola e, più in generale, la cultura italiana. Ne è un esempio “Infernvm”, una collezione di praline limited edition che propone una personale interpretazione dell’inferno di Dante attraverso il gusto. In occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, la maestra del cioccolato offre una “lectura Dantis” inedita, un viaggio emozionale tra note esotiche come il mango e la noce moscata e sapori del territorio come il ginepro dell’Elba o l’aceto balsamico di Aleatico.

“Infernvm”, le praline in edizione limitata di Paola Francesca Bertani

Un omaggio a Napoleone

Un altro personaggio a cui l’artigiana rende omaggio è Napoleone Bonaparte che sull’Elba ha trascorso il suo breve (ma importante) esilio: “Visto che quest’anno ricorre il bicentenario della morte di Napoleone, ho realizzato il Marengo, che prende il nome dalla moneta d’oro da venti franchi fatta coniare dopo la vittoria di Marengo. Qui abbiamo arancia candita, aleatico e, non a caso, gianduia. Fu Napoleone infatti a introdurre il blocco della cioccolata e del cacao da e per l’Inghilterra per indebolire il Regno Britannico. In Piemonte, in quel periodo sotto la dominazione francese, si pensò di utilizzare la nocciola delle Langhe per colmare questo vuoto. Nacque così la crema gianduia”.

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