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Da Pisa arriva il sensore portatile che rileva il morbillo nella saliva

Dalla collaborazione tra Cnr-Nano, Università di Pisa, Normale e Archea nasce il dispositivo che potrebbe essere adattato anche per individuare il Covid-19

Il sensore portatile del Cnr-Nano

È pronto il sensore portatile, più piccolo di una moneta da un centesimo di Euro, in grado di rilevare il virus del morbillo nella saliva. Il dispositivo, che utilizza una tecnologia innovativa basata su onde acustiche, si presta a essere usato per test di diagnosi precoci e in situazioni di emergenza, e potrebbe essere adattato anche per altri virus come Sars-CoV-2 e per i batteri.

È stato messo a punto da una collaborazione fra l’Istituto Nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Cnr-Nano) ed Archa srl, con l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e Inta srl. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Advanced Functional Materials.

Il sensore utilizza le onde acustiche

Il morbillo è una delle malattie a trasmissione aerea più infettive, responsabile di 140mila decessi in tutto il mondo ogni anno e con una capacità di diffusione simile a quella della variante Omicron di Sars-CoV-2. Il biosensore messo a punto dai ricercatori, coordinati da Marco Cecchini di Cnr-Nano, è un lab-on-a-chip più piccolo di un centesimo di euro che usa onde acustiche di superficie per rilevare virus in un campione di fluido salivare

“Le onde acustiche di superficie sono una sorta di micro-terremoto che si propaga lungo la superficie del sensore – spiega Cecchini di Cnr-Nano – quando il virus si attacca al sensore, rallenta la velocità di propagazione delle onde, rendendo possibile registrare la presenza della molecola”.

Diagnosi precoci e più veloci

L’apparecchio potrà essere sviluppato per eseguire diagnosi precoci di tipo point-of-care, ovvero in prossimità del paziente. “Mentre i test convenzionali richiedono l’elaborazione del campione, laboratori dedicati e personale specializzato, questo sensore non richiede particolare elaborazione e può essere impiegato in situazioni dove i test convenzionali non sono praticabili, come aeroporti, stazioni, situazioni di emergenza” sottolinea Mauro Pistello dell’Università di Pisa, uno degli autori dello studio.

“Una diagnosi tempestiva è infatti cruciale per ostacolare precocemente la diffusione di malattie ad alta trasmissibilità – conclude Pistello – come morbillo, influenza e Covid-19″.

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