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“Dal braccio della morte all’abbraccio di Cascina”: Gregory Summers e il legame eterno con la Toscana

Per la Festa della Toscana, ogni anno, il Consiglio regionale si reca sulla tomba del condannato a morte che scelse di essere sepolto a Cascina. Sullo sfondo il legame epistolare con i ragazzi della scuola media di Navacchio, nato negli anni trascorsi nelle carceri texane

Al cimitero di Cascina, in provincia di Pisa, c’è una tomba con questo epitaffio: “Dal braccio della morte all’abbraccio di Cascina”. Lì è sepolto Gregory Summers, un uomo che ha scelto la Toscana come tappa del suo ultimo viaggio per un legame di affetto costruito nel periodo buio trascorso nelle carceri americane, rinchiuso lì perché la legge lo ha ritenuto il mandante dell’omicidio dei suoi genitori per avere l’eredità. Ogni anno, per la Festa della Toscana del 30 novembre, le istituzioni lo ricordano nel giorno in cui venne abolita la pena di morte, nel 1796, per volere del Granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena. La Toscana fu il primo stato al mondo a dire no a questa punizione estrema, segnando un baluardo di civiltà in un’epoca lontana e anche quest’anno il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo sarà lì (alle 15.30).

La notte che cambiò la vita di Gregory Summers

L’11 giugno del 1990, tre uomini irrompono nella notte in una casa ad Abilene, in Texas, e uccidono i tre persone, tra cui i coniugi Summers. Arrestati, uno dei malviventi fa il nome di Gregory, figlio adottivo della coppia, come mandante.  Tanto basta alla legge Usa per condannare a morte Gregory, nonostante il processo avesse messo in luce le lacune delle indagini. Gregory, fino alla morte, si è sempre dichiarato innocente. Nei lunghi anni che lo separarono dalla morte scrisse dal carcere di Huntsville molte richieste di aiuto e qui ebbe inizio la corrispondenza con la Toscana.

L’appello arrivò alla scuola media Luigi Russo di Navacchio, in provincia di Pisa. I ragazzi rimasero colpiti da questa storia e iniziarono a mandargli lettere con messaggi di solidarietà e vicinanza. Partì anche una petizione che raccolse 700 firme per rivedere il processo. La giustizia texana fece implacabile il suo corso e il 25 ottobre 2006 a soli 48 anni, Gregory Summers venne ucciso.

L’ultimo desiderio

Ai condannati a morte viene concesso, con ipocrita clemenza, l’ultimo desiderio e Gregory scrisse di voler essere [sepolto in Toscana per due motivi: le lettere dei ragazzi e perché fu il primo stato ad abolire la pena di morte. E così è stato. Per il 30 novembre, in occasione della Festa della Toscana, il Consiglio regionale si reca su quella tomba per ricordare ma soprattutto rilanciare un messaggio universale: no alla pena di morte.

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