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Dalle zanzariere ultrasottili ai saponi che non inquinano la ricerca entra in azienda grazie a Faber

Con il progetto finanziato dalla Fondazione Cr Firenze sotto otto i ricercatori assunti nelle imprese che puntano così sull’innovazione

Far incontrare i ricercatori di talento con le imprese che vogliono investire in innovazione: è questo l’obiettivo di Faber, il bando di Fondazione CR Firenze che quest’anno ha portato otto giovani talenti ad essere assunti in diverse aziende toscane, dove porteranno avanti i loro progetti generando trasferimento tecnologico e allo stesso tempo conseguendo il Dottorato Industriale presso l’Università di Firenze.

Si va dai detergenti e solari che non inquinano al software che supporta in maniera innovativa i processi di produzione: il valore stimato dei progetti, in termini di investimenti da parte delle aziende, è di quasi 2,6 milioni di euro.

I progetti innovativi dei ricercatori

Faber regala così un’opportunità a ricercatori di talento come Giulia Guidelli, 34enne di Arezzo laureata in Farmacia, che presso Farmad Laboratori Firenze studia detergenti e solari non solo efficaci ma anche sicuri per l’ambiente, soprattutto per la flora e la fauna dei nostri mari. “Faber crea un ponte fra università e realtà aziendale che dà la possibilità all’azienda di accedere all’importante know how del dipartimento universitario favorendo lo sviluppo dell’innovazione” ha sottolineato Guidelli.

O come Alessio Viti, laureato in Ingegneria Elettronica delle Telecomunicazioni, che presso Mad Automation S.r.l.  –azienda che produce macchinari e impianti automatici – svilupperà un ‘cervello’ software aziendale in grado di condividere in tempo reale le informazioni relative alle linee di produzione da qualunque postazione.

Marco Melani invece, 25enne di Pistoia laureato in Ingegneria Meccanica, nell’azienda di Fucecchio Palagina S.r.l. lavora a una zanzariera innovativa ultrasottile, a movimentazione laterale, basata su un meccanismo “a carro” che occupi poco spazio e allo stesso tempo possa mantenere elevati standard di qualità e affidabilità del prodotto. “Faber mi ha dato la possibilità di continuare nei miei studi lavorando allo stesso tempo – racconta Melani – ma soprattutto di restare nel territorio”.

La ricercatrice Sara Aquino

Sara Aquino, 29enne livornese laureata in Ingegneria Biomedica, presso Smart Operations Srl (software e big data) si occupa di dare valore ai dati con tecnologie di realtà aumentata e virtuale, mentre Emanuele Salvietti, chimico 42enne originario della provincia di Arezzo, nell’azienda Italfimet S.r.l.,impresa specializzata nella produzione di bagni e impianti galvanici, si occuperà di progettare un nuovo bagno galvanico senza cianuri, più ecologico e meno impattante per la salute dei lavoratori.

Albi Qehajaj, 28enne laureato in Ingegneria Meccanica presso GEI S.r.l, l’unica azienda toscana che opera nei sistemi di pompaggio antincendio, installerà un software che archivia i disegni 3D degli oggetti in produzione.

Davide Martini, 29enne di Castel San Niccolò laureato in Ingegneria Elettrica e dell’Automazione, sta invece lavorando a Tekne Dental Srl, uno dei più grandi produttori italiani di strumentazione odontoiatrica, a un micromotore elettrico innovativo. Infine l’obiettivo del progetto di Andrea Comparini, 29enne fiorentino laureato in Scienze Chimiche che lavorerà presso Valmet Plating Srl, è quello di eliminare i cianuri ed il nichel dal bagno.

Un’opportunità di crescita per le imprese di Firenze e Arezzo

Faber è un’opportunità di crescita anche per il tessuto imprenditoriale, che ha risposto alla call lanciata nonostante il periodo di crisi generato dalla pandemia: sono 17 le domande pervenute e meno della metà sono state accolte per un valore stimato, in termini di investimenti da parte delle aziende di quasi 2,6 milioni di euro. L’impresa cofinanzia infatti con 15mila euro all’anno il contributo destinato al contratto del ricercatore e, contestualmente, investe risorse proprie per la realizzazione del progetto di ricerca industriale che ha proposto a Faber.

Il progetto agevola le micro, piccole e medie imprese appartenenti ai territori della Città Metropolitana di Firenze e alla provincia di Arezzo nell’inserimento di figure altamente specializzate, con un contributo economico di circa 20mila euro annui per ciascuno.

“La prima edizione di Faber è partita nel 2016 e il nostro intento era quello di sperimentare un’azione che facesse incontrare le micro e piccole imprese del nostro territorio con la ricerca scientifica – spiega Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – il nostro Paese è tristemente carente rispetto ad altri paesi proprio nella ricerca industriale e nella produzione di brevetti pur essendo i ricercatori italiani qualitativamente tra i migliori al mondo. Nelle precedenti edizioni infatti ben 18 ricercatori sono stati inseriti, e ora vi lavorano stabilmente, in aziende del tessuto produttivo locale: giovani con curriculum importanti, nella maggior parte dei casi con esperienze all’estero, desiderosi di trovare una opportunità nel proprio paese. Per questa edizione abbiamo deciso di fare un ulteriore passo e, in collaborazione con l’ateneo, abbiamo dato ai giovani laureati la possibilità di conseguire il Dottorato Industriale. I ricercatori sono stati già assunti nelle aziende e per tre anni studieranno per conseguire il titolo accademico.

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