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Decreto rilancio da 55 miliardi di euro. Le misure. Burocrazia: Conte promette più speditezza

Contributi a fondo perduto e indennizzi per le imprese. Confermate risorse per la cassa integrazione e bonus autonomi. Per le vacanze contributo fino a 500 euro per redditi Isee fino a 40 mila euro. Arriva il superbonus per riqualificazione energetica ed antisismica al 110%

Il premier Conte

Una boccata d’ossigeno per un Paese in difficoltà ma anche una manovra per la ripresa economica e sociale. Questi i due pilastri sui quali si fonda il nuovo ‘Decreto rilancio’, presentato ieri dal premier Giuseppe Conte insieme ai ministri Gualtieri, Speranza, Bellanova e Patuanelli. Una manovra doppia che – come l’ha definita il presidente del Consiglio – vale quanto ‘due leggi di bilancio’. Sul piatto 55 miliardi di euro per dare sostegno alle imprese, alle famiglie, alla scuola, all’università, alla ricerca, al mondo della disabilità, al sistema sanitario, alle forze dell’ordine, al mondo dello sport, al turismo, al settore edilizio. 

Non si nasconde dietro ad un dito Conte e arriva dove si trovano le questioni più critiche. ‘Ci sono in queste settimane persone che sono rimaste senza lavoro, senza un reddito, commercianti che rischiano di chiudere addirittura definitivamente la loro attività – ha ammesso – imprenditori che sono nell’assoluta incertezza, non sanno se continuare. Il vostro grido di allarme, le vostre segnalazioni, non ci sono sfuggite e questa fotografia dolorosa del paese la conosciamo ed è per questo che ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di tutta questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta per rafforzare ulteriormente il sostegno a chi ha perso il lavoro potenziando cassa integrazione, bonus per autonomi, facendo anche in modo, confidiamo, che le erogazioni arrivino ancora più speditamene di quanto è successo fino a adesso’.

Il nodo rimane dunque quello della burocrazia. Ne è cosciente il premier che promette di rimediare rendendo ‘alcuni passaggi ancora più spediti.

Per le fasce più deboli della popolazione arriva invece il ‘reddito di emergenza’ mentre per i lavoratori pronti 25,6 miliardi di euro per rifinanziare cassa integrazione e bonus autonomi.

Conte ha poi annunciato misure di rilancio e sostegno alle imprese per dare impulso alla crescita con aiuti a fondo perduto, riduzione delle tasse, sconti fiscali, sgravi per affitti, per bollette elettriche che saranno ancora più leggere.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER PMI –  “L’Agenzia delle Entrate per una volta sarà l’agenzia delle uscite perché darà risorse alle imprese, le erogherà a giugno”. L’annuncio – atteso e chiesto con forza dal mondo delle imprese – è dunque arrivato. Il ministro Gualtieri  ha spiegato la decisione presa ‘di fronte a una crisi senza precedenti. Lo facciamo -ha aggiunto – però con l’occhio attento a tutti coloro che sono in difficoltà cercando di non dimenticare nessuno’.

INDENNIZZI PER LE IMPRESE – Per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare il decreto prevede indennizzi da 2 mila a 40 mila euro. Inoltre – come ha sintetizzato il ministro Patuanelli nella conferenza stampa di ieri –  nel Decreto rilancio figura anche l’abrogazione del saldo-acconto dell’Irap per le aziende fino a 250 milioni di fatturato. 

REGOLARIZZAZIONE DEI LAVORATORI STRANIERI, LE LACRIME DELLA BELLANOVA – La compostezza istituzionale rotta dalla commozione. Il ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova illustrando le risorse messe a disposizione per il settore che ammonteranno a 1 miliardo e 150 milioni si è soffermata poi sul punto più delicato e più discusso degli ultimi giorni, la regolarizzazione dei lavoratori stranieri. “Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili – ha detto – i lavoratori sfruttati nelle campagne potranno accedere ad un permesso di lavoro, sono persone che riacquisteranno la loro dignità. Per molti è un punto accessorio ma per me, per la mia storia è un punto fondamentale, da oggi possiamo dire che vince lo Stato perché è più forte del caporalato”. 

TURISMO STOP IMU GIUGNO E BONUS VACANZE CON ISEE SOTTO 40 MILA EURO – Il decreto rilancio abolisce il versamento della prima rata dell’Imu quota-Stato e quota-Comune, la cui scadenza era prevista il 16 giugno. Uno stop che riguarda non solo alberghi, stabilimenti balneari ma anche agriturismi, villaggi turistici, ostelli, campeggi e stabilimenti termali. Per incentivare il turismo è stato accordato anche un bonus vacanze per le famiglie con reddito Isee non superiore a 40 mila euro. Il bonus è tradotto in un credito d’imposta e scende a 300 euro per i nuclei composti da due persone ed a 150 euro per quelli invece composti da una sola persona.

TASSA DI SOGGIORNO, FONDO PER I COMUNI – I sindaci avevano denunciato con preoccupazione i mancati introiti della tassa di soggiorno turistica. E il governo ha provato a metterci una pezza con una dotazione da 100 milioni di euro che vada a coprire la mancata riscossione da parte dei comuni. 

ESTESO CONGEDO PER I FIGLI FINO A LUGLIO – Esteso anche il congedo per i lavoratori dipendenti con figli a carico fino a 12 anni, valido fino al prossimo 31 luglio. Confermato poi anche il bonus per le baby sitter che arriva a 1200 euro e che le famiglie potranno utilizzare anche per i centri estivi. Fino a 2000 euro di bonus – sempre per il servizio di baby sitting – per il il settore sanitario pubblico e privato accreditato, per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

SCUOLA, FONDI PER IL RIENTRO SUI BANCHI A SETTEMBRE – Ammontano a 1 miliari e 450 milioni le risorse stanziate dal decreto per la scuola distribuite con 400 milioni sull’annualità 2020 e 600 nell’anno successivo. Altri 331 milioni saranno invece destinati ad interventi per device, connettività, sicurezza. Per quanto riguarda gli esami di maturità in presenza il governo ha destinato 39 milioni di euro. Altre risorse sono state infine riservate alle rette per gli asili ed aumentare il fondo regionale per il settore.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E ANTISISMICA, SUPERBONUS AL 110% – Per le spese sostenute da luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021 il decreto rilancio mette in campo anche il bonus al 110% per tutti gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica per rilanciare l’attività edilizia. Il superbonus fiscale prevede nello specifico 5 rate e la possiblità di cedere il credito maturato alle banche o – diversamente – la possibilità di chiedere sconti in fattura all’impresa che segue i lavori.

 

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