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Un tuffo nella storia delle ferrovie e treni d’epoca: ad aprile riapre al pubblico il Deposito Rotabili di Pistoia

Il deposito è una vera e propria bottega di artigiani meccanici che rimettono in funzione le locomotive a vapore d’inizio ‘900 grazie a tanta cura e passione

Dopo due anni di chiusura forzata, il Deposito Rotabili di Pistoia è pronto a riaprire le sue porte il 9 e 10 aprile ai tanti visitatori e appassionati di treni d’epoca. Qui trovano casa le locomotive a vapore del ‘900, i centoporte, ma anche alcuni ALN che con cura e passione vengono restaurati.

Il Deposito Rotabili di Pistoia è una realtà unica in Italia, una vera e propria bottega di artigiani meccanici dove vengono riparate e mantenute in funzione le locomotive a vapore del 900 e i treni storici che sono ancora in funzione sui 650 chilometri di ferrovie storiche del nostro Paese per le numerose attività della Fondazione FS Italiane. Questa operazione di manutenzione è importantissima, in quanto queste locomotive e treni storici devono rispondere agli stessi standard di sicurezza dei treni più moderni per poter continuare a circolare in tutta Italia.

Pezzi su misura

Negli oltre 25mila metri quadrati su cui si estende il Deposito, situato proprio accanto alla stazione ferroviaria di Pistoia, operai altamente specializzati svolgono quotidianamente attività di manutenzione e riparazione con le tecniche e le procedure dell’epoca. Non esiste, infatti, una dimensione elettrica o tanto meno elettronica. In questo luogo gli operai si sporcano ancora le mani di carbone, di grasso e di olio. Nulla si sostituisce con pezzi nuovi, ogni parte viene conservata e ripristinata secondi i progetti e i disegni d’archivio.

Le attività di manutenzione e riparazione interessano la caldaia, i cerchi, gli interni delle carrozze fino al singolo chiodo con cui viene effettuata la particolare chiodatura per saldare i pezzi che compongono la locomotiva. Per sopperire all’assenza di ricambi, perché fuori produzione, questi vengono ricostruiti grazie al ricco archivio della Fondazione FS dalle maestranze specializzate. Nel deposito di Pistoia è infatti custodito un archivio con documenti e pubblicazioni che vanno dal 1906 ad oggi: disegni industriali, cataloghi di vernici, di chioderie e catenami, riviste su carrozze, carrai e accessori, insieme a tutti i disegni tecnici dei treni storici che vengono consultati per ricreare i componenti.

La storia

Camminando nel deposito, circondati da locomotive (tra cui la più anziana ancora in servizio che risale al 1907) e treni d’epoca, si respira la storia del trasporto ferroviario nel nostro Paese, si percepisce la passione delle persone che ci lavorano per mantenerla in vita ed emerge il legame indissolubile che la città di Pistoia ha con la sua ferrovia.

Prima di diventare officina meccanica, il deposito ha una lunga storia. Realizzato in occasione dell’apertura della Porrettana del 1864, divenne un nodo strategico dal 1927 con l’elettrificazione della linea. Qui fu creato un primo deposito per le locomotive e l’officina più importante d’Italia per la manutenzione di quelle a vapore

Con l’apertura della direttissima tra Firenze e Bologna nel 1934, la Porrettana iniziò a perdere d’importanza e anche per il deposito di Pistoia inizio un lento declino oltre ad essere pesantemente danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

Arrivando veloce agli anni novanta, il deposito fu chiuso formalmente nel 1994, ma una rete di volontari e appassionati continuò, grazie ad una collaborazione con FS, a prendersi cura delle antiche locomotive ormai abbandonate. Nel 2017 Fondazione FS Italiane ha inaugurato il Deposito Rotabili Storici di Pistoia, completamente ristrutturato, riportandolo al suo ruolo di centro specializzato nella manutenzione di locomotive a vapore che circolano, a tutt’oggi, in Italia.

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