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Dialoghi di arte e cultura: tornano le lezioni del mercoledì agli Uffizi

Sono 21 gli appuntamenti in programma, tra cui la prima Lectura Dantis mai tenuta in Galleria e ospiti come Luciano Canfora e Nicholas Penny, ex direttore della National Gallery di Londra

Una Lectura Dantis, la prima mai tenuta agli Uffizi di Firenze: è solo una delle principali novità di “Dialoghi di arte e cultura”, il calendario di incontri con docenti e studiosi dedicati ad argomenti sempre diversi, che si tengono tutte le settimane, il mercoledì alle 17, nell’Auditorium Vasari della Galleria. Quest’anno sono 21 gli appuntamenti in programma, tra cui appunto la lettura della Divina Commedia che sarà affidata all’insigne dantista Paolo Procaccioli, professore all’Università degli Studi della Tuscia, e si terrà, non casualmente, il 25 marzo, data d’inizio del viaggio di Dante nella Commedia e ricorrenza del Capodanno fiorentino.

“È un ricco programma, con una novità: l’introduzione della Lectura Dantis, un incontro che diventerà annuale e con cui gli Uffizi riprendono una tradizione del Rinascimento fiorentino – sottolinea il dittore delle Gallerie, Eike Schmidt – partiti nel 2017, gli incontri del mercoledì sono ormai una realtà apprezzata a Firenze, nel pur ampio e variegato panorama di offerte culturali presenti ogni mese in città. Infatti le conferenze all’Auditorium Vasari, anche per la frequente presenza di opere d’arte esposte per l’occasione, collegano in maniera forte il museo con la cittadinanza, creano interesse e passione.”

Questo nuovo ciclo di incontri verrà aperto l’8 gennaio da Marco Cavalieri, professore di archeologia classica all’Università Cattolica di Lovanio, con una lezione sul ruolo e l’importanza della calzatura nell’antichità. Le conferenze offrono un ventaglio amplissimo di argomenti culturali e storico artistici: ricordiamo quella dello storico Luciano Canfora su “Guerra e Schiavitù in Euripide” (29 gennaio), e di Nicholas Penny, già direttore della National Gallery di Londra, sull’espressività del volto umano nell’arte rinascimentale e barocca, prendendo spunto dall’Alessandro morente degli Uffizi (il 29 maggio, in lingua inglese).
L’11 marzo Veronica D’Ascenzo, la maestra sopravvissuta da bambina al tragico crollo della sua scuola a San Giuliano di Puglia, parlerà dell’importanza dell’arte nel superamento dei disturbi post traumatici da stress nei minori.

Anche per il 2020, “Dialoghi di arte e cultura” prevedono quattro categorie di conferenze, a seconda degli argomenti e dell’approccio interpretativo. Ritornano dunque gli oramai classici “Tesori dai depositi”, nei quali i relatori offrono al pubblico studi e riflessioni su un’opera proveniente dalle riserve del museo e che, in occasione della conferenza, sarà eccezionalmente esposta nella sala dell’auditorium.
La stessa impostazione viene adottata anche nel caso delle conferenze appartenenti alla categoria “Capolavori su carta”, dedicata a disegni del Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi. Si tratta di opere del Rinascimento e Barocco italiano, raramente visibili al pubblico per le loro delicate condizioni di conservazione: nel corso della conferenza verranno eccezionalmente esposti come in una breve mostra per pochi intimi.

Alla spiegazione di come nasce l’idea di una mostra, di un allestimento oppure, più genericamente, ai retroscena del governo di un complesso sistema museale sono invece dedicati gli appuntamenti dal titolo “Dietro le quinte”. La serie “Laboratorio universale” è invece incentrata su argomenti che tengono spunto dell’arte ma si estendono oltre: le conferenze sono spesso tenute da specialisti di altre discipline che guardano ai tesori del patrimonio artistico sotto una luce diversa rispetto a quella offerta dagli esperti del settore.

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