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Dieci libri per Natale: ecco gli scrittori toscani da mettere sotto l’albero

Gialli, storie d’amore, saghe familiari, saggi musicali e manuali di scrittura: ecco qualche consiglio per regalare il libro giusto

Regalare libri per Natale è sempre una buona idea, ma come orientarsi tra le tantissime novità senza perdere di vista i gusti della persona che riceverà il nostro dono? Per aiutarvi a scegliere vi consigliamo dieci libri di autori toscani usciti nel 2020, che faranno un’ottima figura sotto l’albero.

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Misteri, passioni, storie d’amore

Per gli amanti dei gialli da non perdere Il borghese Pellegrino di Marco Malvaldi (Sellerio) con cui l’autore pisano torna a seguire le avventure di Pellegrino Artusi, il celebre gastronomo già protagonista di Odore di chiuso, dove si ritrovava alle prese con un fortuito caso criminale. Qui invece l’Artusi si cala di nuovo nei panni dell’investigatore per svelare il mistero di un uomo trovato morto in una camera chiusa a chiave, in un antico castello.

Racconta la storia dell’intera vita di un uomo, delle sue passioni e preoccupazioni, Il colibrì di Sandro Veronesi (La Nave di Teseo), con cui lo scrittore pratese ha vinto nel 2020 per la seconda volta il Premio Strega dopo Caos Calmo nel 2006. Il romanzo segue le vicende dell’oculista Marco Carrera, del suo tentativo di rimanere in equilibro in un’esistenza segnata da lutti e tragedie, del suo rapporto con la nipote Miraijin, per cui è come un padre.

È un romanzo delicato e commovente Niente caffè per Spinoza della livornese Alice Cappagli (Einaudi), che racconta l’amicizia tra Maria Vittoria, disoccupata che si improvvisa badante, e il Professore, l’anziano insegnante di filosofia in pensione di cui la giovane si deve occupare. Grazie al loro rapporto lui si preparerà alla morte, tirando le fila di una vita complicata e non priva di ombre, mentre lei riuscirà a trovare la forza di sognare e poi costruire un’esistenza diversa.

Troviamo invece una storia d’amore lunga quindici anni (anzi, quindici estati) al centro del romanzo Gli estivi di Luca Ricci (La Nave di Teseo), seconda opera di una quadrilogia che lo scrittore pisano dedica alle stagioni. La relazione tra un anonimo funzionario della Rai e una ragazza molto più giovane di lui, nata nella notte di San Lorenzo come avventura estiva, nel corso degli anni diventa invece l’ossessione intorno a cui ruotano le vite di entrambi.

Il tempo, la famiglia, la memoria

Per gli amanti delle storie familiari e dei romanzi legati al tema della memoria ecco tre libri perfetti da impacchettare per Natale.

Il primo è Nives dello scrittore grossetano Sacha Naspini (Edizioni e/o): è questo infatti il nome originale di un’anziana appena diventata vedova, che nel tentativo di sopperire alla solitudine porta a vivere in casa con lei la sua gallina preferita, Giacomina. Una notte però l’animale ha un malore e Nives chiama il veterinario Loriano per un consulto: si dipana così una lunghissima telefonata notturna che diventa la confessione di un’intera vita, dei segreti del paese, degli amori perduti, delle occasioni della gioventù ormai sprecate.

Da non perdere anche Ai sopravvissuti spareremo ancora di Claudio Lagomarsini (Fazi), l’esordio dello scrittore nato a Carrara che qui racconta le vicende tragicomiche di una famiglia, viste attraverso i ricordi di due fratelli, Marcello e il Salice. È quest’ultimo infatti che tornando a casa dopo molti anni di lontananza ritrova i quaderni del fratello maggiore, dove è rimasta traccia di quell’ultima estate che ha segnato le loro vite.

È un viaggio nella memoria anche Le isole di Norman (Gaffi/Italo Svevo), con cui la scrittrice livornese Veronica Galletta si è aggiudicata il Premio Campiello Opera Prima. Il romanzo racconta il tentativo di Elena, studentessa universitaria, di elaborare e dare un senso alla scomparsa di sua madre, che se n’è andata all’improvviso di casa, e agli eventi traumatici della sua infanzia attraverso un viaggio rituale nell’isola di Ortigia, la parte più antica della città di Siracusa.

Letteratura e musica

Per i lettori forti e gli appassionati di letteratura il regalo perfetto è Grande Karma di Alessandro Raveggi (Bompiani), dove l’autore fiorentino ricostruisce le mille vite di Carlo Coccioli, uno degli scrittori più affascinanti (e dimenticati) del Novecento italiano. Partigiano, omosessuale, nomade e poliglotta, Coccioli è una figura multiforme che sfugge alle definizioni: Raveggi ne ricostruisce le vicende, inseguendolo tra il Messico, Parigi e Firenze, tra le pagine dei suoi libri, gli epistolari degli amici e le strade reali che ha attraversato.

Nella libreria dei cultori della musica invece non può mancare No music on weekends di Gabriele Merlini (effequ), dove l’autore fiorentino ricostruisce gli anni d’oro della New Wave, il movimento musicale e artistico che tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta ha sconvolto anche città italiane come Firenze e Bologna.

Infine se tra i vostri amici o parenti avete un aspirante scrittore apprezzerà La scrittura non si insegna di Vanni Santoni (minimum fax), un manuale atipico di scrittura creativa dove l’autore di Montevarchi non svela i trucchi per realizzare un romanzo di successo (perché non esistono), ma con tono scanzonato e allo stesso tempo molto pragmatico offre consigli utili per chi si trova alle prime armi. Nessuna scorciatoia però e neppure regole assolute: bisogna leggere tantissimo e scrivere ancora di più, perché il talento è inutile senza l’applicazione.

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