© Associazione Dimore Storiche Italiane

Viaggi /

Castelli, ville, giardini: porte aperte in 105 dimore storiche della Toscana

Il 4 ottobre grazie alla giornata dell’associazione delle Dimore Storiche Italiane si aprono le porte di luoghi unici, dai palazzi nobiliari delle Terre di Siena alle fortificazioni del Casentino

Un’occasione unica per visitare i giardini segreti di Firenze o i castelli inaccessibili della Lunigiana. È la giornata nazionale dell’associazione Dimore Storiche Italiane, che domenica 4 ottobre apre le porte gratuitamente ai visitatori in 105 ville, castelli, rocche, parchi e giardini in tutta la Toscana.
Grazie a questo evento, patrocinato dalla commissione nazionale italiana per l’Unesco, i proprietari di questi luoghi affascinanti li condivideranno per un giorno con il pubblico, proponendo anche mostre, concerti, spettacoli teatrali e visite guidate.

Tra giardini nascosti e palazzi nobiliari a Firenze

Le aperture più numerose saranno a Firenze con 36 dimore storiche, seguita da Massa Carrara con 22 e a Siena con 18.
Nel capoluogo toscano non c’è che l’imbarazzo della scelta. In Oltrarno si possono scoprire incredibili spazi verdi di solito celati dietro le mura, come il giardino Torrigiani, che è ancora oggi il più grande parco privato dentro un centro storico, con il suo Torrino che nasconde un significato esoterico. Ma anche il giardino di San Francesco di Paola, da cui si gode un panorama unico sulla città.
Aperti anche molti antichi palazzi nobiliari, ancora oggi abitati dalle famiglie che hanno segnato la storia di Firenze. Si va da Palazzo Frescobaldi a Palazzo Pucci, con la sua terrazza affacciata sulla Cupola del Brunelleschi, fino a Palazzo Corsini e al suo giardino, progettati da Bernardo Buontalenti.

Il Giardino Torrigiani

Tra dimore storiche e castelli in Lunigiana e Casentino

In provincia di Arezzo tra le dimore storiche si può ad esempio scoprire la Casa Natale di Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo o l’affascinante Castello di Montecchio Vesponi a Castiglion Fiorentino. O ancora il Castello di Romena a Pratovecchio, uno dei più maestosi di proprietà della famiglia dei Conti Guidi del Casentino, su un colle da cui si domina la valle dell’Arno.

Tantissimi i castelli che aprono le loro porte in Lunigiana, il territorio di confine tra Toscana, Liguria ed Emilia che storicamente è ricco di questo tipo di architetture difensive.
Come la Fortezza della Brunella ad Aulla, struttura militare del Cinquecento riconvertita poi a residenza signorile, o il Castello di Lusuolo nel comune di Mulazzo, su una collina sopra il Magra da cui in passato si controllava il passaggio sulla Francigena. O ancora l’elegante e trecentesco Castello di Bastia a Licciana Nardi, che sembra uscito da una favola.

Il Castello di Bastia a Licciana Nardi

Tra concerti, parchi e antiche abbazie

In provincia di Pisa da non perdere la visita al Parco Villa Venerosi Pesciolini a Peccioli, che ospita la mostra interattiva “Le Metamorfosi di Ovidio” o all’elegante palazzo Ricciarelli Dello Sbarba, nel cuore di Volterra, dove si terranno anche due concerti di musica rinascimentale e barocca.

Anche in provincia di Siena sono tante le dimore storiche aperte, in alcuni dei più bei borghi del territorio. Come Villa Trecci a Montepulciano, con il suo splendido parco di tre ettari che ospita 390 specie di piante diverse e alcuni olivi secolari. O il Castello di Radi di Creta, a Monteroni d’Arbia, con il suo splendido giardino terrazzato, edificato sulle mura medievali, da cui si gode un colpo d’occhio sulle Crete Senesi. Da non perdere anche il chiostro dell’Abbazia vallombrosana di Torri, dove il romanico e il gotico si incontrano.

Non potevano mancare le dimore storiche della Lucchesia, come Villa Grabau a Marlia e Villa Torrigiani di Camiglio, con il giardino ad orto e le sue grandi fontane ispirate a quelle di Versailles.
A Livorno invece apre le porte il Castello di Populonia a Piombino, costruito nel XV secolo, e anche la Casa Natale Carducci, che si trova appunto nel borgo di Castagneto Carducci.

Villa Grabau a Marlia

Dimore storiche nei piccoli comuni

Queste  residenze d’epoca sono spesso elemento di attrazione nei confronti dei turisti italiani e stranieri, soprattutto bei piccoli centri. Secondo un recente studio di Fondazione Bruno Visentini infatti il 54% di questi immobili si trova in comuni sotto i 20mila abitanti e, in particolare, nel 29% dei casi in borghi sotto i 5mila residenti.

Arrivata al decimo anno, quest’edizione della giornata nazionale della Dimore storiche si arricchisce anche della collaborazione con la Federazione italiana Amici dei musei e dell’Associazione nazionale Case della memoria.

Informazioni sull’evento:

Tutti gli eventi nel calendario di
I più popolari su intoscana