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Agricoltura, in Toscana sono 13 mila le ‘donne rurali’

I vertici dell’associazione chiedono di eliminare la burocrazia. La leader regionale delle donne di Coldiretti Elena Bertini: ‘“Abbiamo bisogno di fare impresa con i tempi delle aziende e non della politica”

Agricoltura

Sono sempre di più le aziende in rosa nel settore dell’agricoltura toscana. Ad oggi hanno raggiunto quota 13 mila, secondo quanto ha riportato Coldiretti ieri, in occasione della Giornata mondiale delle donne rurali.

Elena Bertini , leader regionale femminile di Coldiretti  ha ricordato che “saranno le donne a dare uno schiaffo alla crisi, con le loro attività multifunzionali, diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo”,

Bertini ha poi posto l’accento sull’esigenza di eliminare la burocrazia. “Abbiamo bisogno di fare impresa con i tempi delle aziende e non della politica” – ha detto.

Sul tema del peso della burocrazia è intervenuto anche il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi. Burocrazia che secondo l’associazione ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma soprattutto frena con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso delle donne nell’attività di impresa in Toscana.

“Per questo – propone Filippi va avviato immediatamente un programma di semplificazione in agricoltura e va attuato il Piano Marshall proposto da Coldiretti affinché vengano liberate a beneficio delle imprese le risorse non ancora spese del PSR e venga dato corso urgente ai pagamenti delle domande che già risultano in graduatoria, con le istruttorie già completate. Alle imprese agricole serve oggi liquidità immediata”.

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