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Elezioni, pochi i pazienti positivi al Covid che voteranno: 400 in Toscana

Dei quasi 39 mila pazienti in isolamento domiciliare, solo un migliaio hanno fatto richiesta di voto. In Toscana le domande finora pervenute ai Comuni sono circa 400

Le prime elezioni in era Covid rischiano di essere anche le prime nelle quali è altissima la probabilità che le persone più fragili, a partire proprio dai positivi al virus fino agli anziani, disertino le urne. Un rischio, e un vulnus per la democrazia, contro il quale non sembra esser bastato il decreto che il governo ha approvato ad agosto definendo le regole per la tornata elettorale tra le quali l’istituzione di seggi nei reparti Covid degli ospedali e la possibilità del voto a domicilio: in tutte le regioni coinvolte sono infatti meno di un migliaio le domande arrivate per esercitare il diritto di voto da casa. Ma i malati in isolamento domiciliare sono 38.853, senza voler contare tutti coloro che sono in quarantena perché contatti stretti di positivi.

In Toscana 400 domande

Finora all’ufficio elettorale della Regione Toscana risultano arrivate ai Comuni circa 400 domande da parte di pazienti Covid, assistiti a casa, per votare dal domicilio il 20 e 21 settembre, sia per le Regionali sia per il referendum confermativo della riduzione del numero dei parlamentari. Il dato, aggiornato al 16 settembre, è in costante evoluzione anche in base ai nuovi casi positivi Covid e alle guarigioni (al momento poco meno di 7 mila).

È il Comune che accoglie le richieste

È possibile chiedere al proprio Comune di votare da casa, così come si fa per il voto domiciliare dei pazienti impossibilitati a recarsi ai seggi per le loro patologie e che chiedono di poter esercitare comunque nella propria abitazione il diritto di voto. Quindi anche per i pazienti di coronavirus i Comuni cercheranno di favorire al massimo l’esercizio del diritto di voto salvo complicazioni organizzative.

Assistenza nei seggi ospedalieri

Inoltre, in Toscana, si apprende sempre dall’ufficio elettorale della Regione, saranno operative nei giorni del voto 69 unità Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), che già da mesi agiscono a domicilio per fronteggiare il coronavirus, e che in occasione del voto del 20 e 21 settembre afferiscono ai seggi ospedalieri allestiti presso i 17 nosocomi della regione che hanno reparti Covid.

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