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Torna in scena alla Pergola 360 anni dopo la “prima” L’Ercole in Tebe

Mercoledì 9 febbraio torna a Firenze il kolossal teatrale di cinque ore riportato sul palco dall’Ensemble I Musici del Gran Principe con la direzione del maestro Samuele Lastrucci

Ensemble I Musici del Gran Principe

Mercoledì 9 febbraio il Teatro della Pergola di Firenze tornerà indietro di ben 360 anni, sarà infatti rimesso in scena “L’Ercole in Tebe” di Jacopo Melani.

Tutto nasce dalla scoperta di quattro copie dello spartito originale in tre diverse biblioteche, ovvero alla Forteguerriana di Pistoia, alla Vaticana di Roma e alla Nazionale di Parigi.

L’Opera di Melani fu presentata per la prima volta il 12 luglio 166 in occasione delle Reali Nozze di Cosimo III de’ Medici con Marguerite Louise d’Orléans.

L’evento coincise con l’inaugurazione del Teatro della Pergola di Firenze realizzato da Ferdinando Tacca e aperto per la prima volta al pubblico grazie al patronato del Cardinale Giovan Carlo de’ Medici, fratello di Ferdinando II.

Dopo la storica “prima”, l’opera non fu mai più replicata fino al momento della scoperta delle quattro copie dello spartito originale che ne hanno permesso una rielaborazione in forma di concerto fortemente voluta da Samuele Lastrucci, direttore d’orchestra e del Museo dei Medici di Firenze che figura come capofila dell’intera operazione.

L’evento senza precedenti è nato grazie all’iniziativa di Comune di Firenze, Fondazione Teatro della Toscana, Museo dei Medici e Istituto Francese e il contributo della Fondazione Anna Maria Luisa de’ Medici e la collaborazione degli Amici della musica.

Tommaso Sacchi, Presidente della Fondazione Teatro della Toscana ha dichiarato: “Siamo felici di ospitare al Teatro della Pergola Ercole in Tebe, a 360 anni dall’inaugurazione pubblica del Teatro che avvenne proprio con questa Festa Teatrale di Giovanni Andrea Moniglia e Jacopo Melani. Grazie a un lungo lavoro di ricerca che ha coinvolto diverse realtà della cultura fiorentina coordinate da Samuele Lastrucci insieme a Dimitri Betti, Giulio Geti e Umberto Cerini, lavoro incentrato sull’analisi e la trascrizione degli unici quattro documenti esistenti di Ercole in Tebe, oggi è possibile riproporre l’opera grazie al Museo de’ Medici e con la collaborazione degli Amici della Musica. La serata vedrà anche la partecipazione dei giovani attori Francesco Grossi e Filippo Lai, due dei nostri diplomati al Corso per Attori Orazio Costa e membri dell’Associazione dei Nuovi”.

Samuele Lastrucci

L’Ercole in Tebe

Il libretto de L’Ercole in Tebe è stato scritto da Giovanni Andrea Moniglia, Accademico della Crusca, letterato erudito, tra l’altro medico personale di Giovan Carlo; della musica fu incaricato Jacopo Melani, uno di quei rappresentanti della stirpe di operisti, cantanti, organisti pistoiesi.

Il risultato fu un vero e proprio kolossal teatrale di cinque ore per il quale furono ingaggiati più di 300 interpreti e utilizzate 12 scenografie.

Si trattò di una delle manifestazioni più eclatanti del Seicento fiorentino, che riprendeva la lunga tradizione degli spettacoli di corte fiorentini: infatti sin dal Cinquecento si celebravano importanti eventi dinastici con grande sfarzo e magnificenza.

L’Ercole in Tebe è una vera e propria festa teatrale in musica, che sarà riproposta in forma di concerto dal coro e dall’orchestra de I Musici del Gran Principe diretti dal maestro Samuele Lastrucci, per la regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini e con un cast che annovera, tra gli altri, anche il cantante di caratura internazionale Filippo Mineccia.

I Musici del Gran Principe

Biglietti

Per lo spettacolo del 9 febbraio i biglietti (disponibili sul circuito Ticketone) vanno da 26 a 14 euro; sono comunque previste numerose riduzioni per i membri di varie associazioni, per i residenti del Quartiere 1 e per gli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze.

Frontespizio del libretto de L’Ercole in Tebe

Informazioni sull’evento:

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