© Eric Fantazzini

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Peccioli fa squadra con l’atleta azzurro di bob Fantazzini per conquistare le Olimpiadi 2026

L’atleta olimpico, pecciolese di adozione, porterà lo stemma del Comune sul casco e sul bob in tutte le competizioni di avvicinamento verso le Olimpiadi di Milano Cortina

Il Comune di Peccioli sarà a fianco dell’atleta olimpico, Eric Fantazzini, nel percorso di preparazione e nelle competizioni verso il sogno delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Una collaborazione unica quella messa in campo dall’amministrazione comunale con Fantazzini e la Federazione Italiana Sport Invernali che porteranno lo stemma del Comune in giro per il mondo.

Eric Fantazzini, classe 1996, è nato a Pavia, circa undici anni fa si è trasferito insieme ai genitori proprio a Peccioli e da qui è nato un forte legame con il territorio. Ha sempre fatto sport: ginnastica, calcio, nuoto, atletica fino ad arrivare alla chiamata per entrare a far parte della nazionale di bob.

Eric Fantazzini, pecciolese di adozione, che rapporto c’è con il Comune e la comunità?

Ci siamo trasferiti qua con la mia famiglia undici anni fa. Fin da subito ci siamo innamorati di questo comune. Negli ultimi anni poi stanno portando avanti tante iniziative e tante belle installazioni per il paese che porta la propria gente ad amarlo ancora di più. Devo dire che è un affetto reciproco, dopo le Olimpiadi invernali di Pechino il sindaco mi ha convocato in comune per conoscermi. Da lì è nata un’amicizia e un legame di collaborazione.

Possiamo dire che il Comune di Peccioli “gareggerà” insieme a te?

Sì applicheremo lo stemma non solo sul casco ma anche sul lato del bob. A livello internazionale ci sarà visibilità per il Comune e spero di far conoscere Peccioli nel mondo degli sport invernali e portarlo così in giro per il mondo. Solo pensando a quest’anno, andiamo in Norvegia, Lettonia, Germania, a marzo anche in America.

È la prima iniziativa di questo tipo?

Che io sappia sì, soprattutto per un comune così piccolo come Peccioli. Credo sia l’unico comune che sponsorizza uno sport del genere.

Come ti sei avvicinato al bob?

Ho praticato tanti sport e per anni mi sono dedicato al lancio del martello ad un livello abbastanza alto. Tre anni fa poi sono stato chiamato da Giovanni Mulassano, tecnico selezionatore della squadra nazionale di bob, per un test a Cortina. Questi tecnici cercano, proprio nelle liste dell’atletica, sportivi che hanno le caratteristiche per entrare nella squadra di bob come esplosività e una determinata corporatura. Così mi sono presentato alle selezioni che sono andate bene e sono entrato titolare nella nazionale di bob nelle gare di Coppa del Mondo.

Come si unisce la Toscana ad uno sport invernale come il bob?

Continuo a vivere in Toscana. Ogni mese ci sono i raduni con la nazionale e, in base al periodo, in estate andiamo a Cortina o a Sestriere dove ci alleniamo nella spinta del bob. Quando ci avviciniamo alla stagione o a fine stagione andiamo all’estero per allenarci su pista. Nei momenti in cui sono a casa mi alleno facendo tanta palestra o al campo di atletica per sessioni fare sprint o lavori di corsa.

Da uno sport individuale come il lancio del martello, ad uno di squadra come il bob

Mentre prima dovevo contare solo su me stesso, adesso la squadra è fondamentale. Se pensiamo al bob a 4, dove la squadra è ancora più numerosa, è importante sincronizzare i movimenti. Io salgo per secondo e so che prima il terzo e poi il quarto saliranno subito dopo e ci sediamo insieme. Allo stesso modo quando scendiamo mi fido ciecamente del pilota. Insomma, si crea un legame di squadra che è davvero forte.

Come è stato partecipare alle Olimpiadi invernali di Pechino?

È stato meraviglioso perché le Olimpiadi sono il sogno di ogni sportivo. Allo stesso tempo però, è stato un po’ triste, perché per il Covid non c’era il pubblico che invece ti aspetti ad un evento di questo tipo. Certo, sai di essere in tv e che ti guardano tutti, ma non è la stessa cosa. Per questo non vedo l’ora e spero di arrivare nella maniera migliore alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Sono in Italia e spero di fare un bel risultato. Questo è il mio sogno.

Quali sono i prossimi obiettivi?

Gli obiettivi sono semplici. Alle scorse Olimpiadi siamo arrivati a metà classifica, in quindicesima posizione. Adesso dobbiamo cercare di fare una scalata, piano piano, risalire posizioni nelle prossime competizioni e arrivare a giocarci una medaglia a Milano Cortina 2026. In questi tre anni che ci separano ci sono tre stagioni invernali, come le tappe di Coppa del Mondo dove dovremo farci valere. Poi a febbraio 2023 ci saranno i Mondiali a St. Moritz che è l’appuntamento più importante di quest’anno.

 

 

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