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Coronavirus la proposta di Giani: ‘Una legge contro sciacallaggio e fake news’

La proposta presentata oggi in Consiglio regionale contro le forme commerciali e comunicative del fenomeno

Eugenio Giani

Dopo l’aumento vertiginoso del prezzo di disinfettanti e mascherine e la quantità esorbitante di fake news legate al Coronavirus Eugenio Giani il presidente del Consiglio regionale della Toscana ha presentato una proposta di legge per far fronte a queste problematiche.

“Un segno di civiltà perché come in Italia si sta affrontando con grande rigore – taluno dice anche con eccessivo allarmismo – quello che è un problema di diffusione di quella che appare un’epidemia di Corona virus anche se io saluto davvero con favore il fatto che il dipartimento della Protezione civile abbia annunciato stamani 37 guarigioni, e contemporaneamente il buon stato di salute di quello che è stato il primo caso in Toscana, l’informatico che veniva da Codogno e residendo a Pescia aveva portato il virus nella sua patologia. In questo contesto che deve essere di grande equilibrio perché non dobbiamo destare allarmismi sono ricorrenti i casi di sciacallaggio, ho predisposto un testo del titolo ‘Disposizioni a contrasto con lo sciacallaggio commerciale e comunicativo’ proprio perché vorrei che noi ci ponessimo in termini di contrasto oggettivo, immediato diretto. Servirà quando vediamo che prodotti che servono a disinfettare con gel le mani vengono prima venduti a pochi euro e poi magari li troviamo a un prezzo che è 10 volte superiore. Ho pensato a un sistema legislativo da parte della Regione che possa individuare un osservatorio dei prezzi che con questa legge viene costituito e tale osservatorio di fronte a un aumento a più del doppio dei prezzi possa segnalare tutto questo e consenta ai sindaci con provvedimenti dei comuni e alla polizia municipale di poter irrogare anche la sospensione dai 15 giorni ai 3 mesi per chi nel proprio esercizio commerciale si è reso responsabile di questo fatto oggettivo.

A chi gli chiedeva quanto tempo serva per l’entrata in vigore della legge il presidente di Consiglio ha risposto così: “Questo non è calcolabile, è evidente che la mia è la presentazione di una proposta di legge, spetta poi al lavoro istruttorio nelle commissioni e al lavoro del consiglio per la sua approvazione. Il consiglio è ancora al lavoro per un mese e mezzo e sono previste altre tre sessioni. Proprio pochi minuti fa ho saputo dell’annuncio del governo di voler intervenire con un decreto sull’argomento, magari aspetteremo anche questo decreto in modo che il testo che io ho predisposto possa essere armonizzato a quello.”

“In secondo luogo è fondamentale anche il controllo sulla comunicazione, la dimensione delle fake news sull’argomento è stata esorbitante. In questa proposta io prevedo che venga attivato un servizio permanente di osservatorio presso il Corecom, il comitato regionale delle comunicazioni, che dipende dal consiglio regionale. In questo caso laddove immediatamente gli operatori ravvisino una fake news che può creare squilibri nel sistema della corretta informazione possano segnalarlo alle autorità giudiziarie, dall’altro alla polizia postale. Naturalmente io ho scritto questa proposta di legge partendo dal Coronavirus e dall’evidenza delle forme di sciacallaggio che abbiamo visto emergere in questi giorni, ma vorrei dare un senso più generale alla proposta che prevenga situazioni di questo genere che purtroppo in futuro vedremo sempre più spesso.”

A chi gli ha rivolto una domanda sulla situazione di grande crisi in cui si trova il comparto del turismo Eugenio Giani ha dichiarato: “Abbiamo già moltissime disdette per quello che è il flusso del turismo abituale che aveva già prenotato per Pasqua e i ponti del 25 aprile e del primo maggio, dobbiamo dare uno stop. Coordinandoci con l’assessorato al turismo dobbiamo offrire una sorta di vero e proprio marketing territoriale in Europa e nel mondo per fare capire che la situazione italiana è la stessa degli altri paesi. Se in Italia c’è stata qualche diagnosi di positività in più è il risultato di un meccanismo di prevenzione che noi abbiamo fatto più che in altri paesi. Proprio la diminuzione del numero dei contagiati e l’altissimo livello di guarigioni ci fa dire che non dobbiamo considerare questa patologia come una ‘peste’. Guai a creare un clima di allarmismo che poi si riflette negativamente sull’economia e questi riflessi ce li porteremo dietro per molto tempo. Il 10% del PIL dell’Italia è dovuto al turismo, in Toscana è il 15%. La nostra comunicazione deve essere efficace e dovremo calibrare meglio il nostro marketing territoriale”

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