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Europa e giovani, 84 studenti al lavoro su opportunità e risorse

84 studenti delle classi terze dell’Istituto di istruzione superiore “Benedetto Varchi’” di Montevarchi sono i vincitori di un progetto nell’ambito del bando Erasmus+

L’Europa è una grande opportunità, lo mette nero su bianco anche il lavoro portato avanti da 84 studenti delle classi terze dell’Istituto di istruzione superiore ‘Benedetto Varchi’ di Montevarchi (Arezzo), vincitori di un progetto nell’ambito del bando Erasmus+. I risultati sono stati presentati lunedì 22 maggio nell’auditorium del Consiglio regionale con la commissione Europa.

Otto classi si sono infatti aggiudicate il finanziamento da 30mila euro offerto dalle azioni Jean Monnet per stimolare l’insegnamento e la ricerca sull’Unione Europea. Il progetto, a cui gli studenti hanno dato il nome di “Me and Eu”, li accompagnerà nell’arco del triennio, fino alla classe quinte nel 2024-2025. “È con grande soddisfazione che abbiamo aperto anche questa nuova fase di lavoro della commissione Europa – ha detto il presidente Francesco GazzettiAbbiamo imparato molto dall’iniziativa di oggi, che ci mostra le energie e soprattutto le idee legate all’Europa presenti sul territorio della nostra regione. Un’iniziativa positiva da replicare e far crescere ulteriormente”.

Hanno partecipato all’incontro diversi membri della commissione Europa, tra cui la vicepresidente Anna Paris, Gabriele Veneri, Fausto Merlotti, Massimiliano Pescini, la presidente della commissione Cultura e istruzione Cristina Giachi e il consigliere Vincenzo Ceccarelli.

Il progetto

In questa prima fase del progetto, gli studenti, sostenuti dalla Cooperativa sociale Campo Base, si sono focalizzati su quello che l’Europa può offrire ai giovani in tema di studio e lavoro, producendo video e presentazioni focalizzati su quattro ambiti: Interrail, Erasmus Plus, Corpo Europeo di solidarietà e Università all’estero.

Il progetto viene proposto nell’ultimo triennio della scuola e si articola in tre fasi. Nella prima fase i ragazzi si sono focalizzati su che cosa l’Europa propone ai giovani; nel secondo anno invece si concentreranno sulle istituzioni europee, e sul loro funzionamento. “Nell’ultimo anno invece – ha spiegato Sara Tartaro, docente di lingua inglese presso l’Istituto ‘Benedetto Varchi’ e referente del progetto Jean Monnet – quando i ragazzi si avvicinano all’esame di Stato, ci è sembrato opportuno che riflettessero su cosa loro stessi, come studenti e come giovani, possono dare all’Europa, consapevoli del fatto che non ci sono solo diritti ma anche doveri”.

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