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Fabbrica Innovazione: a Montelupo nasce il polo di formazione per la ceramica

Il centro per la formazione, la ricerca e l’innovazione avrà sede nello stabilimento storico della Colorobbia

Realizzare un polo dedicato alla formazione, alla ricerca e all’innovazione dedicato alla ceramica. È questo l’obiettivo del progetto Fabbrica Innovazione, avviato a Montelupo Fiorentino dal Comune insieme all’azienda di smalti per il settore ceramico Colorobbia, che si terrà nella sede storica dell’impresa, nel centro del paese.
L’iniziativa è stata illustrata questa mattina alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Un centro sperimentale e d’eccellenza

L’obiettivo è realizzare un centro sperimentale assieme alla Scuola della Ceramica di Montelupo, creando una rete con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze e altri istituti formativi.
Dal 2018 a oggi è stato compiuto l’iter urbanistico fino all’allestimento del Museo Artistico Industriale Bitossi e dell’Archivio Industriale Bitossi.

“In questi giorni – spiega il sindaco Paolo Masetti – è in atto la sfida per l’attuazione di un piano per investire le risorse derivanti dal Recovery Fund. Per la prima volta dopo molto tempo potremmo avere le risorse per ripensare la formazione, l’economia e l’ambiente. L’azienda Colorobbia e il Comune di Montelupo hanno scommesso su questa idea di futuro e sarebbe importante a questo punto del progetto il sostegno anche di altre realtà, Regione Toscana in primis”.

La ceramica e Montelupo: un antico sodalizio

La richiesta del sindaco ha incontrato l’approvazione del presidente della Regione Eugenio Giani.Montelupo per la ceramica è il biglietto distintivo della Toscana, non solo in Italia, ma anche in Europa, nel mondo – ha sottolineato Giani – Bitossi si identifica con tutto questo; rappresenta la capacità imprenditoriale di riuscire a fare della ceramica una fonte di ricchezza, di artigianato che diventa arte. Lo stesso nome dell’azienda rappresenta tutto ciò, in Colorobbia ritroviamo il riferimento al colorificio, l’impresa e il richiamo a quel Luca Della Robbia che già nel 1400 dava alla terracotta invetriata e quindi alle forme di lavorazione con le fornaci quella possibilità di essere punto di riferimento a livello mondiale.”

Colorobbia quindi metterà a punto un laboratorio sperimentale che vedrà anche la partecipazione dell’Accademia delle Belle Arti e dell’Isia, con l’obiettivo di attrarre anche possibili finanziamenti regionali ed europei e realizzare spazi da destinare alle start-up che possano collegare il mondo della ricerca e dell’innovazione con la produzione in ambito ceramico.

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