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La Toscana riparte: 200mila tornano a lavoro e Firenze si rianima

Nel capoluogo toscano questa mattina c’è di nuovo traffico ma senza caos. Il presidente Rossi: “La situazione è tranquilla, i cittadini sono prudenti”. Riaperto anche l’aerporto di Peretola.

Firenze ai tempi del Coronavirus

Torna a rianimarsi Firenze dopo il lockdown senza però situazioni caotiche o assembramenti. Questa mattina sulle strade cittadine si nota più traffico rispetto ai giorni precedenti, anche se non certo ai livelli prima del blocco per il Coronavirus. I viali e le arterie principali si sono così ripopolate di auto ma soprattutto è cresciuta la frequenza dei mezzi pubblici: per assicurare la distanza di sicurezza tra i passeggeri gli autobus non possono trasportare più di 11 persone a sedere e 7 in piedi, tutti con la mascherina.

Grande attenzione alle fermate della tramvia, che sono presidiate dalla polizia municipale per evitare assembramenti. A bordo un massimo di 44 passeggeri per ogni tram, rispetto ai 270 che il mezzo può solitamente trasportare. Sono previste oltre 900 corse giornalieri.
Riprende vita anche la stazione di Santa Maria Novella dove si rivedono i pendolari e ci sono molte più persone rispetto alle settimane appena trascorse, mentre i treni regionali sono stati incrementati. Decisamente aumentato il traffico sulle autostrade dell’area fiorentina, che è comunque scorrevole e registra una crescita del passaggio dei mezzi pesanti.

Peretola, l'aeroporto

“Abbiamo già monitorato le strade in città, per ora il traffico è molto scarso. Siamo abbastanza contenti del fatto che il 4 maggio non si è trasformato in una ‘tana libera tutti’, però ci sono anche segnali di grande speranza e ottimismo, di una città che vuole ripartire, rinascere. Sono qui all’aeroporto per questo motivo” ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella, che questa mattina si è recato all’aeroporto di Peretola per salutare il personale, nel giorno di riapertura dello scalo.
Nardella si è complimentato con la società Toscana Aeroporti “perché il protocollo presentato per l’aeroporto di Firenze, così come quello di Pisa, è stato il primo protocollo di sicurezza adottato dal Ministero per i Trasporti: anche in questo caso Firenze fa da modello e da battistrada per tutte le altre realtà italiane.” 
“Le città – ha concluso – che sapranno dare più garanzie sul tema della sicurezza sanitaria saranno quelle che potranno riprendere con più facilità e velocità. Questo è il nostro obiettivo anche verso il turismo domestico che mi auguro possa riprendere questa estate, grazie al bonus vacanze annunciato dal ministro Franceschini”.

lavoro-sicurezza
E con l’inizio della Fase 2 oggi in Toscana tornano a lavoro 200mila persone, come ha precisato il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “La situazione è tranquilla – spiega Rossi – la paura fra i cittadini è diffusa, la prudenza è una misura che i cittadini prendono da soli, e anche gli imprenditori”. 
“Sono preoccupato – ha spiegato Rossi – perché rimettere in giro le persone significa dare la possibilità al contagio di
riaccendersi: ci vorrà massima attenzione, e responsabilità. Ho fatto un’ordinanza per certi aspetti restrittiva rispetto al decreto ministeriale, è una fase in cui dobbiamo sperare di non tornare indietro. I test ci servono perché fanno emergere quella parte di popolazione positiva asintomatica su cui si può fare il tampone per procedere al trattamento”.

Tra le aziende che hanno ripreso le attività oggi c’è la Piaggio di Pontedera: circa 2500 tra operai e impiegati sono tornati al lavoro in fabbrica dopo gli interventi dell’azienda per assicurare distanziamento sociale e protezione individuale nell’ambito di un’intesa raggiunta nei giorni scorsi con i sindacati. È stato definito un piano di igienizzazione quotidiana delle postazioni e degli strumenti di lavoro, spiega Piaggio in una nota, e sono state adottate soluzioni che garantiscano il distanziamento sociale di almeno un metro nel corso delle attività lavorative. All’ingresso degli stabilimenti inoltre viene mantenuta la misurazione della temperatura corporea, affidata a ditte specializzate esterne, che verrà progressivamente eseguita anche con l’utilizzo di termoscanner.

È ripresa delle attività stamani anche allo stabilimento Hitachi Rail Italy di Pistoia, dopo che una riapertura graduale e parziale degli stabilimenti del gruppo era avvenuta lo scorso 15 aprile.
La Fase 2 è iniziata col rientro scaglionato al lavoro per circa un terzo dei dipendenti (343 unità), un percorso che si completerà entro il 13 maggio. Il lavoro è stato organizzato in due macroturni, di otto ore ciascuno, divisi in tre sottoturni. Poi ci saranno altri rientri scaglionati fino al 13 maggio, quando sarà raggiunto il totale dei rientri previsti, 901 unità. Gran parte degli impiegati, invece, proseguirà con lo smart working. 

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