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Filiderba, dall’orto bioattivo al mercato delle Cure sognando integrazione e autonomia

L’associazione fondata sei anni fa a Firenze da alcune famiglie con figli con disabilità e non promuove attività e iniziative sociali

L’orto bioattivo di Filiderba - © sito web Filiderba

Sono passati già sei anni da quando alcune famiglie con figli con disabilità e con figli normodotati hanno deciso di unire le forze e di dare vita all’associazione Filiderba. In questo arco di tempo hanno realizzato diversi progetti di carattere sociale per favorire l’integrazione e aiutare bambini e ragazzi sul percorso verso l’autonomia. Con questo obiettivo hanno iniziato a coltivare verdure e legumi nell’Orto BioAttivo ® dell’agronomo Andrea Battiata.

L’orto bioattivo di Filiderba – © sito web Filiderba

L’attività è cresciuta sotto tutti i punti di vista e così a giugno 2018 è stato inaugurato un nuovo orto accanto all’Orto BioAttivo ® sulle colline di Bellosguardo. Nella primavera dell’anno successivo sono iniziati i giovedì di Filiderba nell’orto, durante i quali quattro ragazzi con disabilità e due educatori hanno curato l’Orto Bioattivo di Filiderba e raccolto le verdure poi destinate ad essere consumate in un pasto caldo insieme con i lavoratori dell’Azienda.

Ora Filiderba approda al mercato di piazza delle Cure con un banco di ortofrutta gestito direttamente dai ragazzi dell’associazione. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco Dario Nardella, l’assessora al welfare Sara Funaro, l’assessore alle attività produttive Federico Gianassi, la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani e il presidente del quartiere 2 Michele Pierguidi.

Adesso, con l’arrivo con un banco di ortofrutta nel mercato rionale di piazza delle Cure. Ogni giovedì – spiega la responsabile dell’associazione Maria Caterina Pocciantii ragazzi dell’associazione Filiderba potranno farsi conoscere ed offrire ai cittadini i prodotti del proprio orto. Un bel modo per integrare i ragazzi che lavorano in azienda insieme a ragazzi normodotati ed un risultato molto atteso dalle famiglie per l’educazione dei ragazzi al cibo vegetariano e biologico”.

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