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Fiorino d’oro a Franco Gabrielli, che ricorda la strage dei Georgofili

Assegnato all’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio il Fiorino d’oro di Firenze. Gabrielli ricorda la città, la strage di via de’ Georgofili e il pm Gabriele Chelazzi

Franco Gabrielli e Dario Nardella - © Comune di Firenze

Il Fiorino d’oro di Firenze, massima onorificenza cittadina, è stato conferito a Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. “Ha un legame indissolubile con Firenze e una straordinaria e appassionata dedizione alle istituzioni” ha detto il sindaco Dario Nardella nel corso della cerimonia. Presenti, tra gli altri, il vicepresidente del Csm David Ermini, il presidente vicario della Corte d’appello Alessandro Nencini, la senatrice Caterina Biti, la prefetta di Firenze Alessandra Guidi, autorità militari, religiose e civili.

I tempi di Firenze

“È un grande orgoglio, un grande privilegio” ha affermato Gabrielli, che fu responsabile della Sezione antiterrorismo della Digos di Firenze all’epoca della strage di via de’ Georgofili, citando anche la figura di Gabriele Chelazzi, il pm che indagò sulla strage. “Quando io cito Gabriele Chelazzi – ha aggiunto – lo faccio perché lo sento dal profondo, perché è stata una persona che ha segnato profondamente il mio modo di essere investigatore, perché se poi le fortune professionali mi hanno portato a fare altro, quella la considero la parte più significativa della mia essenza professionale. Gabriele Chelazzi mi ha insegnato molto, e quindi quando ripenso a quella stagione, e ripenso al mio essere in questa città, ovviamente lo lego a tutte queste cose“.

Appello alla cautela

Tra le altre cose, Gabrielli è intervenuto anche sul tema del Covid. “Dico ai cittadini di essere consapevoli che siamo ancora dentro una fase di criticità, non è tutto alle spalle” ha detto. “Ci sono segnali confortantissimi – ha proseguito – ma i dati della Gran Bretagna ci dicono che dobbiamo rimanere attenti e che molto dipenderà ancora dai comportamenti di ognuno di noi. Per fortuna il piano vaccinale sta andando con dei buoni numeri, ma io invito tutti ad avere comportamenti individuali improntati dalla massima cautela, e io sono sicuro che ne usciremo. Poi ci sarà tutto il discorso della ripartenza economica: la pandemia e alcune criticità, che il paese aveva già prima, ovviamente hanno dato a questa vicenda una connotazione ulteriormente negativa”.

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