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Firenze, assegnati i Fiorini d’oro: il premio a chi ha reso grande la città

È il massimo riconoscimento alle personalità che più di altre si sono distinte per i loro servizi alla comunità: dall’Istituto geografico militare a Luciano Artusi, poi Cristina Acidini, le Misericordie e molti altri

Fiorino d’oro 2022 - © Comune Firenze

La città di Firenze premia i personaggi che più di altri si sono distinti nel corso dell’anno e che attraverso la loro attività hanno dato lustro alla città e reso un servizio alla società. Lo fa, come da tradizione, con il suo massimo riconoscimento: il Fiorino d’oro nella cerimonia al Forte di Belvedere lo scorso 23 giugno. “Sono donne e uomini – ha detto il sindaco Dario Nardellaservitori dello Stato e imprenditori, intellettuali e artigiani: sono volti veri e grandi della nostra città e sono loro a farne davvero una realtà unica al mondo, sono un capitale umano senza confronti”.

Ecco l’elenco dei premiati: Cristina Acidini; Associazione Cattolica Internazionale a Servizio della Giovane Firenze – Acisjf (ritira la presidente Adriana Barbecchi Grassi); Luciano Artusi; Andrea Ceccherini per l’Osservatorio permanente Giovani-Editori; Confederazione Misericordie d’Italia (ritira il presidente Domenico Giani); Istituto geografico Militare (ritira il comandante Generale di Divisione Pietro Tornabene); Moleria Locchi (ritira la signora Paola Locchi); Stefano Mancuso; Lorenzo Simonelli (Baker Hughes)

Le motivazioni dei Fiorini

A Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle arti del disegno, della Fondazione Casa Buonarroti e di altri prestigiosi istituti, storica dell’arte fiorentina tra le maggiori esperte di Michelangelo. Già alla guida del Polo Museale di Firenze ha portato lustro all’immagine culturale della Città, professionista esemplare riconosciuta a livello internazionale per il suo talento, le sue competenze, il suo impegno nel campo dell’arte, del restauro, della curatela di attività editoriali e mostre, per la capacità di coniugare il suo impegno di studiosa con l’azione quotidiana di tutela e valorizzazione del nostro grande patrimonio culturale.

All’ACISJF Firenze, un’associazione di donne per le donne, una grande famiglia ricca di umanità e di fede che tende la mano alle donne in difficoltà, per superare insieme gli ostacoli e aiutarle a rialzarsi e ritrovare i propri diritti, trasformando il dolore in un motore di riscatto. Un luogo speciale capace di far sentire a ‘casa’ e ‘unico’ ogni ospite e dove, come ci insegna la presidente Adriana, instancabile portabandiera di questo volontariato di frontiera, pieno di umanità.

A Luciano Artusi, cantore carismatico, vitale, coltissimo e generoso della storia e delle tradizioni di Firenze, uomo del calcio storico, parente del celebre Pellegrino, padre della cucina italiana. Autore di infinite pubblicazioni che rappresentano una dichiarazione d’amore sempre rinnovata per la sua città, di cui conosce ogni angolo, aneddoto e segreto. Un eterno ragazzo che non ha mai smesso di guardare e di raccontare Firenze e i fiorentini con stupore.

A Andrea Ceccherini, Presidente dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, per aver fondato a Firenze una straordinaria opera educativa intrapresa a favore dei giovani, al fine di aiutarli a sviluppare quello spirito critico essenziale per crescere come cittadini consapevoli e diventare agenti di cambiamento, in una società sempre più influenzata dalla tecnologia ed dai linguaggi digitali, verso verso una democrazia più solida e matura.

Alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, straordinario e antico sodalizio di volontari nato a Firenze nel Medioevo e diffuso in tutta Italia, per la sua esemplare e insostituibile azione diretta a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, coniugando l’impegno assistenziale e caritativo al desiderio di vivere concretamente gli insegnamenti evangelici.

All’Istituto geografico militare per i suoi 150 anni di attività al servizio del Paese, nella sua duplice veste di organo cartografico dello Stato e di ente a supporto dell’Esercito Italiano. Un’eccellenza che parla fiorentino ma ha un respiro internazionale, un polo produttivo e formativo di primissimo livello per la diffusione del sapere geografico, anche tra le giovani generazioni.

A Paola Locchi, la “Signora dei Cristalli” che, insieme con Giovanna e Matteo, tramanda nel cuore dell’Oltrarno l’antica arte vetraria, creando o riportando al loro originario splendore oggetti in vetro e cristallo di straordinaria bellezza, realizzati a mano dai maestri molatori, secondo le antiche tecniche di un tempo, unendo tradizione e innovazione. Dal 1800 la Moleria Locchi è sinonimo di artigianato di qualità, un nostro fiore all’occhiello.

A Stefano Mancuso, il neurobiologo che ha cambiato per sempre il nostro modo di guardare il mondo vegetale, facendoci scoprire quanto le piante siano simili a noi nella capacità di risolvere problemi e comunicare. Grazie alla sua attività di ricerca e divulgazione all’Università di Firenze ha indicato alla comunità scientifica e alla società civile soluzioni concrete al problema del riscaldamento globale e alla perdita di biodiversità, una via per ripensare il rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale e valorizzare la straordinaria varietà di ecosistemi e specie che ci circonda.

A Lorenzo Simonelli, Presidente e CEO di Baker Hughes, uno dei nomi più influenti del management italiano nel mondo, sinonimo di impegno, innovazione e competenza, Il suo impegno, la sua passione, le sue competenze di manager brillante e pragmatico hanno permesso di sviluppare il Polo industriale del nuovo Pignone, simbolo della grande storia industriale tecnologica e operaia della città di Firenze.

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