Ambiente/

Firenze, in arrivo 70 bus elettrici. Nardella: “Investiamo nella mobilità a impatto zero”

Grazie ai fondi del Pnrr è stata firmata una convenzione tra Comune e Autolinee Toscane per il rinnovo del parco mezzi. Le risorse a disposizione saranno utilizzate anche per migliorare le infrastrutture a servizio del tpl. Si stima una riduzione annua di 3.700 tonnellate di CO2

Il test dei bus elettrici della Città Metropolitana di Firenze - © Dario Nardella

Nuovo passo avanti per il rinnovo del parco dei bus del trasporto pubblico. Grazie ad una convenzione tra il Comune di Firenze e Autolinee Toscane,  Palazzo Vecchio ha assegnato al gestore del trasporto pubblico la gestione del pacchetto degli oltre 48 milioni attribuiti a Firenze dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e questo permetterà l’arrivo di 70 i bus elettrici che andranno ad arricchire il parco mezzi di At .

“Grazie i fondi europei del PNRR continuiamo a investire nella mobilità a impatto zero – ha detto il sindaco Dario Nardella -. Questi nuovi bus elettrici daranno un contributo significativo alla riduzione dell’inquinamento insieme ad altri interventi dell’Amministrazione come lo sviluppo delle piste ciclabili e l’ampliamento della rete tranviaria. Firenze fa parte delle ‘100 climate-neutral and smart cities’ selezionate all’Unione Europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Dobbiamo continuare a investire per una città sempre più vivibile e attenta all’ambiente. E anche questi bus vanno in questa direzione come pure l’abbonamento gratuito per gli studenti e i nuovi abbonati che partirà da settembre”.

“Si tratta di un passaggio fondamentale – ha aggiunto l’assessore Stefano Giorgetti –. Con questa convenzione potremo rinnovare il parco mezzi programmando la sostituzione dei bus più anziani con i nuovi bus elettrici a tutto vantaggio sia degli utenti che potranno viaggiare sui mezzi più moderni e dotati di maggiori comfort sia della qualità dell’aria con una riduzione importante delle emissioni degli inquinanti come la CO2, il PM10 e gli ossidi di azoto. Senza dimenticare i bussini elettrici che arriveranno a fine anno grazie ai 6 milioni di euro provenienti da fondi Re-Act Ue”.

Come saranno i nuovi mezzi

Secondo le stime della Direzione Mobilità con questi fondi entreranno in servizio 70 bus elettrici di 12 metri che andranno a sostituire 58 veicoli diesel urbani di pari dimensioni ma con capienza maggiore. I primi ad essere rottamati saranno i mezzi più inquinanti, vale a dire Euro 3, ma con l’eventuale finanziamento aggiuntivo potranno essere sostituiti anche alcuni Euro 5 partendo dai più obsoleti.
Una volta completato questo investimento, il servizio urbano sarà svolto in massima parte con bus Euro 6 e bus elettrici e, solo per una piccola parte, con bus Euro 5.

I nuovi mezzi saranno compatibili con la ricarica lenta quindi notturna. Già individuata anche l’area dove sarà realizzata una nuova infrastruttura di supporto all’alimentazione degli autobus elettrici. Si tratta del terreno di proprietà comunale in viale XI Agosto dove un tempo sorgeva il campo nomadi Olmatello e più recentemente adibita a magazzino dalla Fondazione Maggio Musicale.

La tecnologia a ricarica notturna consente di avere veicoli con autonomia maggiore e soprattutto di non dover realizzare svariati punti di ricarica lungo i percorsi delle linee urbane.

Significativi i benefici ambientali derivanti dalla sostituzione dei vecchi bus con i nuovi mezzi elettrici: la riduzione annua stimata è pari a 3.700 tonnellate di CO2, 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 tonnellate di PM10

Non solo bus

In dettaglio i fondi ammontano a 48.411.560 euro. Di questi 35 milioni destinati all’acquisto di almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo obbligatorio di 68 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. I restanti 13.411.560 euro sono invece finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli (spese per la predisposizione degli allacciamenti alla rete di erogazione, luoghi di ricarica e dei relativi apparati e se necessario delle opere di adeguamento dei depositi).

Inoltre, nel caso di concessione di ulteriori risorse provenienti da economie, l’amministrazione ha chiesto 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni) sempre entro il 30 giugno 2026.

Un cronoprogramma da rispettare

Il Ministero ha anche dettato alcune caratteristiche di cui dovranno essere dotati i nuovi bus (come le attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta, il conta-passaggeri, dispositivi per la localizzazione, la predisposizione per la validazione elettronica, la videosorveglianza e i dispositivi di protezione per i conducenti, sistemi di aerazione e climatizzazione dei veicoli) e un cronoprogramma preciso per rispettare i tempi del PNRR (contratti delle forniture aggiudicate entro il 31 dicembre 2023 e il traguardo intermedio di una quantità minima di almeno 18 bus al 31 dicembre 2024.

I più popolari su intoscana