Storie/

Foreste casentinesi: addio a Puma, cane antiveleno dal fiuto eccezionale

In servizio nell’Unità cinofila del reparto Carabinieri dal luglio 2016: aveva all’attivo 471 ispezioni con 200 bocconi avvelenati rinvenuti

Puma, cane antiveleno – @ Gasbarri/CFS

Aveva un fiuto eccezionale: capace di scovare un boccone avvelenato anche a distanza di metri, nel mezzo dei boschi. Puma era un cane antiveleno dell’Unità cinofila del reparto Carabinieri parco delle Foreste casentinesi. Era in forze da quasi otto anni presso la stazione la Verna Vallesanta. A stroncarla una malattia breve e improvvisa.

A Puma l’Uca del reparto carabinieri e il parco delle Foreste Casentinesi hanno tributato gli onori che spettano a una collaboratrice eccezionale. Puma era in servizio operativo da luglio 2016. Aveva al suo attivo 471 ispezioni con risultati di rilievo, 200 bocconi avvelenati rinvenuti, fino a 25 in una sola uscita.

Puma, cane antiveleno

Una operatrice preziosa, ricordano all’ente Parco, che ha fornito un contributo notevole a stroncare la piaga dei bocconi avvelenati che ogni anno miete vittime. Proprio grazie al suo fiuto tante le esche avvelenate scoperte e gli animali salvati: i bocconi avrebbero ucciso certamente.

Perfetto l’affiatamento di Puma con il suo conduttore, il vice brigadiere Nicola Gonfiacani. I due avevano partecipato a eventi e iniziative nelle scuole e all’ospedale Meyer di Firenze. Una coppia affiata che aveva all’attivo tante operazioni brillanti.

Puma, cane antiveleno con il suo conduttore

L’UCA del Reparto CC Parco continua la sua attività con il cane Titan che dal 2017 ha affiancato Puma sul campo. Nel ricordo di questa collaboratrice “unica per simpatia e dedizione, da tutti stimata e rispettata”.

I più popolari su intoscana