Attualità/

Giani ospite di Porta a Porta: “Il Natale? Era meglio spostarsi in provincia”

Commentando il nuovo Dpcm, il Presidente della Toscana avrebbe preferito confini più estesi per gli spostamenti. Sarà proposta l’individuazione di aree omogenee nelle quali muoversi

Eugio Giani ospite di Porta a Porta

Nella sera in cui il premier Giuseppe Conte ha anticipato i contenuti del nuovo Dpcm, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ospite di “Porta a Porta” su Rai 1, intervistato da Bruno Vespa ha detto che avrebbe “avuto l’accorgimento che più che nel comune, la limitazione dello spostamento l’avrei prevista nella provincia”. È così che Giani ha valutato le misure di limitazione agli spostamenti decise dal governi per i giorni di Natale, Santo Stefano e primo gennaio. “Sappiamo benissimo che vi sono situazioni tra comune e comune in cui magari i genitori stanno a un chilometro dal figlio, ma in un comune diverso. Quindi un territorio un po’ più vasto, probabilmente avrebbe potuto mantenere l’equilibrio tra la salvaguardia delle misure che consentono di non abbassare la guardia” essendo al tempo stesso “più vicine a quel sentimento di festa che in quel momento si può vivere”.

“Occorre limitare gli spostamenti per aree geografiche uniformi. Queste specificazioni devono essere fatte a livello regionale”

Verso la definizione di aree omogenee

Una posizione condivisa anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Sul nuovo Dpcm del Governo penso che ci siano da migliorare alcune prescrizioni: che senso ha vietare gli spostamenti su base del singolo comune? Non è possibile mettere sullo stesso piano un comune grande, come Roma, Milano, Firenze, con un comune piccolo come Buti o Fivizzano” ha detto. “Occorre limitare gli spostamenti per aree geografiche uniformi e penso che queste specificazioni non le possano fare da lontano, da Roma, ma debbano essere fatte a livello regionale. Vogliamo farci carico nel confronto con Regioni e Governo” ha sottolineato Mazzeo. Porteremo la nostra proposta: ci venga data la possibilità di individuare aree omogenee nelle quali poterci muovere. Qua in Toscana conosciamo le caratteristiche di ogni nostro comune e borgo e possiamo disegnare ‘confini’ agli spostamenti in maniera più intelligente, nel rispetto delle regole, garantendo la sicurezza di tutti, e quindi in modo più convincente per chi deve rispettarle, cioè i cittadini. Sarà così possibile vivere quei giorni con meno tensione e meno preoccupazione”.

L’ultima prova, poi il vaccino

Più cauto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Io credo che quella del Natale e Capodanno sarà l’ultima grande prova davanti a noi. È veramente l’ultima poi a partire da gennaio-febbraio si comincerà a distribuire il vaccino anche se una distribuzione totale avverrà soltanto nell’estate inoltrata” ha detto in collegamento con Radio Bruno. Dobbiamo affrontare queste vacanze con grande senso responsabilità e equilibrio – ha aggiunto – e poi dobbiamo avere un occhio attento sull’economia, dove serve un piano che dia alle imprese una prospettiva di medio-lungo periodo. Dobbiamo lavorare con tutti gli strumenti a disposizione, anche accettando un ulteriore indebitamento del nostro Paese ma nel quadro di un indebitamento europeo”. Nardella ha ricordato la “battaglia” di Firenze “sul tema degli affitti commerciali” affermando che “c’è una percentuale di imprese, intorno al 20-30% che sono riuscite ad avere un accordo con i proprietari, ma tutte le altre no. C’è anche l’aspetto che gli enti locali non si possono indebitare: noi non abbiamo la capacità di indebitamento che ha lo Stato”.

I più popolari su intoscana