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Giga Grandi Cucine, nuovo tentativo di mediazione in Regione

Sindacati e rsu al tavolo di crisi per discutere la proposta di una moratoria alla liquidazione e al conseguente licenziamento dei dipendenti

Il presidio di Giga Grandi Cucine davanti a palazzo Strozzi Sacrati

Fumata nera per la vertenza Giga Grandi Cucine. Sindacati e rsu torneranno a riunirsi mercoledì 13 ottobre al tavolo di crisi in Regione. L’incontro, alla presenza di Paolo Tedeschi e Valerio Fabiani, rispettivamente capo di gabinetto e consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, servirà a discutere con la società Middleby corporation la proposta avanzata da sindacati e rsu aziendali. La richiesta presentata è di applicare una moratoria alla liquidazione e al conseguente licenziamento collettivo dei 40 dipendenti per il tempo necessario a trovare un possibile acquirente; in questo modo si punta ad assicurare la continuità produttiva dell’impresa di Scandicci, oggi specializzata in cucine professionali.

La proposta è stata avanzata lunedì 11 ottobre al termine della riunione durata oltre 4 ore, mentre fuori era in corso il presidio dei lavoratori che solo a tre giorni dall’incontro fissato in Regione ormai da settimane, si sono sentiti comunicare liquidazione e licenziamento.
Sosteniamo la richiesta avanzata dal sindacato che riteniamo utile a riannodare un ragionamento comune e ripristinare un percorso di collaborazione per individuare un nuovo soggetto che rilevi l’azienda e dia una nuova prospettiva ai lavoratori – ha dichiarato Fabiani -. In alternativa c’è solo la logica del muro contro muro; se l’azienda intendesse perseguire questa strada troverà una determinata opposizione da parte di tutti e già in altri casi, in altre vertenze, si è visto che alla fine chi compie certe scelte paga un prezzo salato”.

La società si è presentata all’incontro con Sam Sidani e Agustin Zufia, rispettivamente presidente del cda della società e consigliere di amministrazione, assistiti dal legale Karima Hayatoun. Al tavolo anche Arti, l’amministrazione di Scandicci, la liquidatrice dell’azienda, Serena Berti e Paola Fabbrini di Confindustria.

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