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Giornata contro l’omofobia, Nardini: “Che sia l’ultimo 17 maggio senza una legge”. Gli eventi in Toscana

In 130 paesi del mondo iniziative e momenti di riflessione contro la discriminazione di genere. Il messaggio del presidente Mattarella: “Il rispetto dei diritti e l’uguaglianza non sono derogabili”

Contro gli stereotipi di genere

Fino agli anni Novanta l’omosessualità era considerata addirittura una malattia mentale. Da allora di strada se ne è fatta, certo, ma è un percorso a ostacoli con un traguardo (soprattutto in italia) ancora lontano. Da fare ce ne è ancora tanto. Ecco che la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e transfobia del 17 maggio assume un significato sociale e civile importante.

La Giornata è riconosciuta dall’Onu e si festeggia in 130 paesi del mondo. Il tema scelto per il 2022 è Our Bodies, Our Lives, Our Rights”, tradotto “I nostri corpi, le nostre vite, i nostri diritti”. Come spiega il comitato organizzatore, la scelta può essere interpretata in diversi modi, “dall’affermazione del diritto di esprimere liberamente la propria sessualità e il proprio genere alla condanna di ogni forma di violenza”.

Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili”, è il messaggio del presidente Mattarella. “Solidarietà e responsabilità – prosegue il Capo dello Stato – sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è “altro” da sé e al riconoscimento di ciascuna individualià. Il messaggio di questa giornata è l’invito a rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo”.

L’impegno della Toscana

“Oggi, come ogni giorno, un messaggio forte e chiaro: combattiamo le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, costruiamo una società di uguaglianza e diritti – è il messaggio dell’assessora alle pari opportinità della Regione Toscana Alessandra Nardini Che sia davvero l’ultimo 17 maggio senza una legge che ci renda, finalmente, un Paese più civile. Contro gli stereotipi, contro ogni violenza, la Toscana è di tutti/e”,

Diversi gli appuntamenti in Toscana a cui parteciperà l’assessora Nardini. La mattina a Fucecchio, un incontro con studentesse e studenti presso il Nuovo Cinema Teatro Pacini in piazza Montanelli con la testimonianza della professoressa Andrea Perinetti sulla sua esperienza di transizione.
A Firenze, alle 18.30, al Corner delle pari opportunità nel parco del San Donato a Novoli, il Comitato inter-ordinistico “Insiemeperleprofessioni”, nato per combattere tutte le discriminazioni nel mondo della professioni, invita ad un “momento di riflessione contro omofobia, bifobia e transfobia”. E poco dopo, alle 19.30, sempre dal Parco di San Donato, partirà “Stiaccia il pregiudizio”, una passeggiata sui tacchi contro le le discriminazioni. La manifestazione è organizzata da Arcigay Firenze Altre Sponde, insieme al Comune di Firenze e al Quartiere 5, Azione Gay e Lesbica, Agedo, UISP, e ha il Patrocinio della Regione Toscana. La camminata si snoderà poi su via di Novoli, fino ad arrivare alla sede di Arcigay Firenze in via di Novoli 9r, presso il Circolo Arci.

Perché la Giornata è proprio il 17 maggio?

La Giornata, nota con l’acronimo Idahobit di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, è stato pensata da Louis-Georges Tin, curatore del “Dictionnaire de l’homophobie”, per sensibilizzare l’attenzione di politici, opinion leader, movimenti sociali, pubblico e media sulle violenze e le discriminazioni subite dagli appartenenti alla comunità Lgbttqia+ in tutto il mondo.

L’Unione Europea sostiene l’iniziativa dal 2007  con la nota “Risoluzione del Parlamento europeo sull’omofobia in Europa” che, all’articolo 8, invita “tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell’Unione europea senza discriminazioni”.

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