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Giornata delle Foreste, si va verso il nuovo Inventario italiano

Il monitoraggio di vitalità e salute degli ecosistemi del Paese si presenta a Firenze all’Accademia Italiana di Scienze Forestali

Le Foreste Casentinesi - © Giro d'Italia

Verso il nuovo Inventario Forestale italiano 2025, strumento di monitoraggio della qualità e quantità, ma anche dello stato di vitalità e di salute degli ecosistemi forestali del Paese, utile al conseguimento degli obiettivi strategici del ‘Green Deal’ (zero emissioni entro il 2050).

La presentazione della proposta è organizzata per il 21 marzo a Firenze all’Accademia Italiana di Scienze Forestali in occasione della Giornata internazionale delle Foreste.

Rispetto alle precedenti edizioni, realizzate su cadenza decennale, il nuovo inventario sarà su base annuale, in modo da poter rispondere, con dati e informazioni, in maniera tempestiva alla sempre maggiore velocità dei cambiamenti globali. Inoltre, sarà data una particolare attenzione al monitoraggio della biodiversità e delle utilità ecosistemiche e alla componente del telerilevamento e quella di rilievo a terra e statistica.

L’iniziativa è dell’Arma dei Carabinieri, tramite il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, con il supporto scientifico del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea).

L’inventario forestale nazionale – commenta Piermaria Corona, direttore del Crea Foreste e Legno – è uno strumento conoscitivo di fondamentale importanza, che restituisce un patrimonio di conoscenze a tuttotondo, indispensabile per la definizione delle politiche di settore. Ogni edizione, infatti, consolida sempre più la valenza strategica delle foreste per il rispetto degli impegni ambientali assunti dall’Italia a livello internazionale”.

Secondo gli ultimi dati del precedente inventario, la superficie boschiva nazionale è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari per complessivi 11 milioni di ettari, la biomassa forestale del 18,4% . “Questo consente di assorbire 290 milioni di tonnellate di Co2 in più. Per quanto riguarda il contributo del Crea, il Centro di ricerca Foreste e Legno fornisce da circa 40 anni il supporto scientifico, in termini sia progettuali e formativi sia statistici e tecnologici, degli inventari realizzati nel nostro Paese nel 1985, 2005 e 2015 dal Corpo Forestale dello Stato (i primi due) e dall’Arma dei Carabinieri” conclude Corona.

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