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Giorno della memoria, la Toscana che non dimentica: grande evento online con le scuole

Il 27 gennaio centinaia di studenti collegati da tutta la regione con il Cinema La Compagnia di Firenze per ascoltare le testimonianza e le storie delle persone deportate,  discriminate e perseguitate dal nazifascismo

Giorno della memoria

Ci saranno le storie delle persone discriminate, deportate e perseguitate dal nazifascismo. Le testimonianze di chi i lager li ha vissuti e porta sulla propria pelle ancora i segni della persecuzione nazifasciste. Giovedì 27 gennaio la Toscana si prepara a celebrare il Giorno della Memoria con un grande evento, coinvolgendo – sempre a distanza, attraverso una diretta streaming –  centinaia di scuole toscane. L’appuntamento è al Cinema La Compagnia di Firenze.

Sono passati ben venti anni dal primo Treno della Memoria e la Regione continua a lavorare sull’educazione e la conoscenza. Il 27 gennaio sarà il culmine di un percorso che si è articolato per tutto l’anno attraverso numerose iniziative regionali che hanno coinvolto ragazzi e insegnanti, come il corso di formazione per docenti a cui quest’anno hanno partecipato 250 persone.  Il Meeting è organizzato e curato da Regione Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Ufficio Scolastico Regionale, nell’ambito di Giovanisì. Ci saranno testimonianze, musica e video per raccontare deportazioni e persecuzioni di ebrei, rom e sinti, omosessuali, disabili e malati psichiatrici, oppositori politici e soldati italiani internati.

Il programma della giornata

La giornata partirà alle 9.30 con il lavoro, sostenuto da Regione Toscana, di Enrico Fink, Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Santino Spinelli sulle culture musicali di due popoli, quello ebraico e quello rom, che il nazismo puntò a cancellare. Ad aprire l’iniziativa e introdurre la mattinata sarà l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini e Ugo Caffaz, anima storica del Treno toscano e oggi consigliere per le politiche per la Memoria dell’assessora. A seguire i saluti del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e di Bernard Dika, consigliere del Presidente Giani per le politiche giovanili. A Luca Bravi, del Museo della Deportazione e Resistenza dì Prato, sarà affidata la moderazione del Meeting e la presentazione di approfondimenti storici e tematiche affrontate.

Le testimonianze saranno il cuore dell’evento. Collegate in diretta ci saranno prima Kitty Braun Falaschi, fiumana adottata da Firenze all’indomani della seconda guerra mondiale, deportata con la mamma e il fratellino, cinque mesi a Ravensbruck e Bergen Belsen. Poi Andra e Tatiana Bucci, quattro e sei anni quando finirono nell’inferno dei lager, sorelline scambiate per gemelle e per questo sopravvissute alla selezione iniziale di Birkenau e scampate anche agli esperimenti di Mengele. Laura Piccioli, presidente di Aned Firenze e nipote dell’ex deportato Mario Piccioli. Il programma prevede dialoghi con Eva Rizzin, membro della famiglia sinta Reinhardt colpita dallo sterminio e nipote di sinti e rom italiani deportati nei campi di concentramento fascisti; con Shulim Vogelmann, amministratore della casa editrice Giuntina e nipote di Shulim Vogelmann sopravvissuto ad Auschwitz dove fu deportato con la moglie Annetta disegni e la figlia Sissel; Luca Dieci, presidente del Toscana Pride.

Numerose poi le videointerviste. Per la deportazione degli internati militari italiani, quella con Antonio Ceseri, internato in Germania e sopravvissuto alla strage dei soldati italiani di Treuenbrietzen. Per le deportazione dei dissidenti, le conversazioni con Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della resistenza toscana e deportato a Mathausen a 14 anni, e Vera Michelin Salomon, antifascista della Resistenza romana, imprigionata nel carcere nazista di Aichach. Per la persecuzione degli omosessuali, la testimonianza (estratta dal documentario Paragraph 175) di Heinz F., internato a Dachau e Buchenwald. Per la deportazione di rom e sinti, il video di Rita Prigmore, sinta tedesca utilizzata come cavia per sperimentazioni eugenetiche. Per la Shoah la proiezione della recente intervista di Ugo Caffaz a Edith Bruck, scrittrice e poetessa ebrea ungherese, una delle più note testimoni delle persecuzioni antiebraiche, deportata a 13 anni con la famiglia prima ad Auschwitz poi in altri campi in Germania.

Il meeting si chiuderà con le conclusioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’appello ai giovani di Vera Vigevani Jarach, che sulla sua pelle ha vissuto ben due tragedie del Novecento: la persecuzione contro gli ebrei di nazisti e fascisti (il nonno finito nel fumo di un camino ad Auschwitz, la sua famiglia la discriminazione delle leggi razziali) e poi, fuggita in Argentina, la scomparsa della figlia desaparecida nel 1976, vittima della dittatura di Videla.

 “Ci rivolgiamo a studentesse e studenti affinché le giovani generazioni siano costruttrici e costruttori di un futuro diverso, un futuro libero da discriminazioni e violenze, che non consenta il riemergere di pericolosi rigurgiti nazifascisti ai quali invece continuiamo ad assistere nel nostro Paese, in Europa e nel mondo”, ha spiegato l’assessora regionale Alessandra Nardini nel corso delle presentazione dell’evento. “L’indifferenza – ha spiegato Ugo Caffaz, consigliere dell’assessora Nardini per le politiche della memoria e anima del Treno della Memoria – deve essere soppiantata dall’impegno opposto. Con il treno – conclude Caffaz – noi facciamo un lavoro di educazione che parte dallo studio degli insegnanti e dei ragazzi che poi tocca emotivamente il terreno dove sono morte milioni di persone”

“Siamo felici – ha dichiarato Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana – di ospitare al Cinema La Compagnia la Giornata della Memoria 2022. Fondazione Sistema Toscana, anche tramite le attività di GiovaniSì, supporta la la Regione con una azione di comunicazione articolata su tutti gli strumenti del digitale contribuendo a rendere più consapevoli le giovani generazioni del valore del ricordo.  Per questo abbiamo deciso di raccontare l’evento attraverso uno speciale multimediale su intoscana.it che accompagna il lettore con una ricchissima offerta di produzioni video, interviste e articoli dedicati.

Dove seguire il meeting

Il Meeting del Giorno della Memoria potrà essere seguito on line sul sito della Regione o sul canale Youtube. La diretta potrà essere seguita anche sul portale di intoscana.it

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