Cultura/

Giorno della memoria, Mazzeo sostiene la candidatura dell’ex-Esma

L’annuncio dopo la testimonianza della scrittrice e attivista Vera Vigevani Jarach durante la seduta plenaria del Parlamento regionale degli studenti della Toscana

Vera Vigevani Jarach durante l’incontro con gli studenti del parlamento toscano

Sostenere la candidatura del museo ex-Esma di Buenos Aires a patrimonio dell’Unesco. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo è pronto a proporne il sostegno in ufficio di presidenza. Un impegno preso nel Giorno della Memoria dopo la testimonianza di Vera Vigevani Jarach, il cui nonno morì ad Auschwitz e che ha anche perso la figlia Franca durante la dittatura militare in Argentina di Jorge Rafael Videla.

La donna ha portato la sua testimonianza durante la seduta plenaria del Parlamento regionale degli studenti della Toscana. Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria.

Giorno della Memoria: Vera Vigevani Jarach e l’incontro con gli studenti del parlamento toscano

Il museo e luogo di memoria Esma in Argentina era un centro segreto di detenzione – ha ricordato Mazzeo -, tortura e sterminio utilizzato dal 1976 al 1983 durante la dittatura argentina“. Con il sostegno alla candidatura a Patrimonio dell’Unesco, ha concluso Mazzeo, “si conferma la volontà forte di condanna delle violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità, che non devono mai essere dimenticati“.

La storia di Vera Vigevani Jarach

Vera Vigevani Jarach, attivista e scrittrice, testimone di due tra le pagine più buie del secolo scorso, tornata in Italia dopo tre anni, ha incontrato i 60 studenti del Parlamento regionale toscano. L’incontro è avvenuto nell’ambito di due giornate volute dal Consiglio regionale e realizzate con la collaborazione dell’Associazione 24marzo Onlus.

Una storia, quella di Vera, che attraversa la discriminazione degli ebrei in Italia, la Shoah e la tragedia dei desaparesidos argentini: il nonno morto ad Auschiwitz e la figlia uccisa in Argentina negli anni della dittatura militare.

L’impegno contro tutte le guerre

La mia generazione e quella precedente lasciano una brutta eredità. Oggi si stanno ripetendo guerra, razzismi e negazionismi, dunque dobbiamo rafforzare il nostro impegno affinché le violenze della storia non si ripetano” ha spiegato ai ragazzi.

Quando torno qui – ha aggiunto – mi definisco partigiana. Oggi, dopo tre anni dal mio ultimo viaggio in Italia, mi sono ritrovata di fronte a una rinascita del fascismo e questo avviene in tanti paesi. Voi potete scegliere le migliori strategie per lottare, purché pacifiche. Possiamo aspirare alla democrazia, alla libertà, alla pace, alla giustizia sociale, se stiamo insieme, perché altrimenti si perde. E non dobbiamo guardare dall’altra parte. Io dico: ‘mai più odio’ ma soprattutto ‘mai più silenzio’”.

Vera Vigevani Jarach e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo

Una testimonianza di vita straordinaria

Tante le domande da parte degli studenti che hanno portato Vera Vigevani. “Non possiamo che ringraziarla – ha detto la presidente del parlamento degli studenti Maria Vittoria D’Annunzio – E le promettiamo che tramanderemo alla generazione che ci succederà la sua testimonianza”.

I ragazzi sono stati partecipi di un confronto a partire da una testimonianza di vita straordinaria” ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli. Presenti anche il consigliere regionale Fausto MerlottiUgo Caffaz, animatore e organizzatore del Treno della memoria, e l’ex consigliere regionale Tommaso Fattori che nella scorsa legislatura ha proposto il conferimento del Gonfalone d’argento a Vera Vigevani Jarach.

Venerdì 17 febbraio alle 10.30, Vera Vigevani Jarach, incontrerà la Consulta Provinciale degli studenti di Pisa e i rappresentanti degli istituti delle scuole superiori della città toscana nella Sala Gronchi del Parco di San Rossore (località Cascine Vecchie).

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