Storie/

Giorno della Memoria, targa a Basilio Pompei: ex deportato di 103 anni e vittima degli haters per il vaccino

Il presidente del Consiglio Regionale ha consegnato il riconoscimento al figlio: “Grazie per aver sempre scelto la parte giusta della storia”

Seduta solenne- Consegna targa Basilio Pompei - © Consiglio Regionale Toscana

Deportato dal Terzo Reich in un campo di prigionia polacco, oggi è  tra i più anziani ad aver ricevuto il vaccino in Toscana. Basilio Pompei, 103 anni di Pontassieve, in provincia di Firenze, ha ricevuto ieri una targa in Consiglio Regionale nel corso della seduta solenne per il Giorno della Memoria. Per lui l’ha ritirata il figlio Giuliano dalle mani del presidente dell’Assemblea, Antonio Mazzeo.

Dal campo di prigionia all’odio sul web

Nella sua vita, Basilio di odio ne ha visto tanto. Scelse di non arruolarsi nelle file dell’esercito tedesco e, una volta firmato l’armistizio, fu deportato in Polonia. La sua esperienza di vita è diventata poi una testimonianza destinata ai più giovani e agli studenti. Oggi, a 103 anni, ha dovuto subire anche l’attacco vigliacco degli odiatori da tastiera. La causa? Aver ricevuto la dose di vaccino contro il Coronovirus. E quando suo figlio gli ha raccontato delle offese, Basilio non ha fatto una piega e ha risposto deciso: “Seguo quanto deciso dal ministero, ma la mamma dei cretini è sempre incinta’”.

Nonno Basilio a 103 anni è il più anziano vaccinato in Toscana

“Gli odiatori seriali del web lo hanno riempito di insulti sui social, noi invece, proprio per la sua storia e per il suo esempio di vita in difesa delle libertà, lo abbiamo voluto premiare come Consiglio Regionale consegnandogli una targa in occasione della Giornata della Memoria – ha detto il presidente Mazzeo – Sono davvero orgoglioso di aver potuto consegnare al figlio Giuliano questo riconoscimento. Grazie nonno Basilio per tutto quello che hai fatto e per aver sempre scelto la parte giusta della storia”.

 

La targa a Basilio Pompei è dedicata al “suo esempio di vita e l’impegno sempre profuso in difesa delle libertà”. Un messaggio per ricordare i 650mila militari deportati e per testimoniare, ha aggiunto il presidente Mazzeo,  “che i terribili e vergognosi attacchi che ha ricevuto sui social all’indomani della sua vaccinazione, non rispecchiano i valori e l’identità della nostra regione”. “Le offese degli haters rappresentano una nuova forma di nazismo”, ha detto invece  il vicepresidente dell’Assemblea toscana, Marco Casucci (Lega), che ha promosso il riconoscimento.

I più popolari su intoscana