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Gli eredi donano agli Uffizi oltre 200 disegni dello scrittore Bino Sanminiatelli

205 opere tra ritratti, raffigurazioni di animali e paesaggi, un fondamentale contributo per lo studio e la documentazione dell’ambiente artistico-letterario della Firenze della prima metà del Novecento

Oltre 200 disegni dello scrittore e disegnatore toscano del Novecento Bino Sanminiatelli sono stati donati con lascito testamentario dalla figlia dell’artista, Carla Sanminiatelli, alle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

L’insieme di 205 disegni, spiega una nota, copre un arco di tempo che va dagli anni ’10 agli anni ’50 del Novecento e comprende ritratti, raffigurazioni di animali e schizzi di paesaggi offrendo una tangibile testimonianza di tutte le fasi creative di Sanminiatelli.

“Il mecenatismo è nel Dna di questa città – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – e lo dimostra anche questo importante lascito che chiude il 2020: una donazione di particolare significato non solo per gli Uffizi, ma per Firenze e la sua storia. Con i disegni di Sanminiatelli si suggella il rapporto tra letteratura e arte, in nome di una sublime toscanità che rimane, grazie al generoso gesto della figlia, un patrimonio a disposizione di tutti”.

Chi era Bino Sanminiatelli

Dopo l’infanzia trascorsa a Perignano (Pisa) e l’esperienza liceale romana Sanminiatelli si stabilì a Parigi, entrò a far parte del movimento futurista, fondando nel 1917 con Enrico Prampolini la rivista internazionale ‘Noi’ e pochi anni dopo ebbe rapporti con i dadaisti di Zurigo e Tristan Tzara. L’intellettuale toscano trascorse l’ultima parte della sua vita a Greve in Chianti in provincia di Firenze dove morì nel 1984.

Sanminiatelli affiancò l’attività di disegnatore a quella di scrittore fino al 1938, per poi decidere di dedicarsi principalmente alla letteratura. Riprese però a disegnare all’inizio degli anni Cinquanta, quando annotò in uno dei suoi Diari: “Ho provato a prendere oggi una matita con ansia, con terrore e anche con stupore. Lo confesso: mi sono stupito con competenza”. 

 

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