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Gli Uffizi celebrano la Festa della Toscana su Tik Tok

Il canale social della Galleria degli Uffizi, seguito da 62mila giovane, ha fatto “parlare” il ritratto di Pietro Leopoldo

granduca pietro leopoldo

Con un contributo sicuramente inedito e innovativo, anche la Galleria degli Uffizi hanno partecipato oggi alla Festa della Toscana, per celebrare l’anniversario della firma del Codice Leopoldino che, grazie a Pietro Leopoldo nel 1786, fece della Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura.

Una partecipazione che, nel rigoroso rispetto delle norme di contenimento del contagio da coronavirus, ha messo insieme tradizione, arte e storia con i nuovi strumenti di comunicazione social.

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Pietro Leopoldo rivive su Tik Tok

Pietro Leopoldo è infatti stato fatto “rivivere” attraverso l’animazione del proprio ritratto ospitato agli Uffizi ed ha spiegato sui canali Tik Tok e Facebook della Galleria degli Uffizi le motivazioni che l’hanno portato, più di 200 anni fa, a abolire la pena capitale.

“Vorrei ringraziare di cuore il Direttore Schmidt per aver accolto la mia richiesta e fare a noi e alla Toscana questo nuovo, bel regalo – sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo – sono sicuro che una simile iniziativa ci permetterà, attraverso la popolarità mondiale degli Uffizi, di far arrivare a tante persone nel mondo e in particolare ai più giovani quanto sia profondo il terreno di civiltà e di rispetto dei diritti umani su cui affondano le radici della Toscana”.

Pietro Leopoldo aprì gli Uffizi al pubblico

Il canale Tik Tok degli Uffizi è seguito da oltre 62mila giovani e giovanissimi.  Gli Uffizi sono da sempre legati in particolare a Pietro Leopoldo, il granduca che per primo nel 1769 aprì la Galleria a tutti quanti, la rese più accessibile grazie a riallestimenti scenografici e didattici, e la raddoppiò attraverso la creazione di nuovi spazi e l’acquisto di migliaia di opere d’arte e di intere collezioni – aggiunge il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – ma il culmine dell’operato di questo straordinario granduca riformatore, che era ispirato dagli ideali dell’illuminismo, era il nuovo codice penale, e in particolar modo l’abolizione della pena di morte, che oggi celebriamo con la Toscana intera”.

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