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Gnamo! Conquista la Toscana. Ecco il gioco da tavolo dei “campanilismi”

È già stato ribattezzato il “Risiko” della Toscana. Ma al posto dei carrarmati ci sono i cinghiali, mentre Kamchatka e Jacuzia sono sostituiti da Garfagnana e Valdarno

Gnamo!

Livorno contro Pisa, Firenze contro Siena o Prato contro Pistoia. Sono solo alcune delle storiche “rivalità” tra le province toscane. Ebbene, per celebrare con ironia le eterne contrapposizioni tra i territori della regione, nella “terra dei campanili” e dei guelfi e ghibellini arriva un nuovo gioco da tavolo di strategia: “Gnamo! Conquista la Toscana”. L’idea è di Demoela, cooperativa ligure con una redazione diffusa in varie regioni d’Italia, specializzata nella realizzazione di giochi da tavolo ispirati a città e regioni italiane.

Cos’è “Gnamo!”

Per la prima volta, con “Gnamo!”, la cooperativa si cimenta in un gioco di società incentrato sulla Toscana, fin dalla scelta del nome che riflette una tipica espressione colloquiale regionale. “Gnamo!” è ambientato in un’immaginaria Toscana del futuro, dove gli esseri umani ormai estinti sono stati soppiantati dai cinghiali: a scontrarsi a colpi di “zannate” per ottenere il controllo del territorio sono dunque cinque fazioni di buffi suini. A suon di dadi e giocando le carte giuste i giocatori guidano le proprie truppe alla conquista della Toscana, dalla Garfagnana al Valdarno, dal Chianti alle Crete Senesi.

Tabellone di Gnamo!

Gaming in salsa toscana

Il gioco – adatto dai 3 ai 5 giocatori per un pubblico dai 12 anni in su e ha una durata di circa 90/120 minuti – è stato sviluppato da Federico Calciolari, che insieme ad altri collaboratori ha immaginato lo scenario e i personaggi che si possono incontrare nella scatola. “Da toscano trapiantato in Valdinievole ho trovato molto bella l’idea di costruire una mappa della regione che raccontasse tutti i territori, dalle città più grandi alle vallate meno note, ma altrettanto belle e affascinanti” spiega Calciolari. Il gioco poi ha tutti i caratteri della ‘toscanità’: è estremamente divertente, permette di imparare a conoscere meglio la regione e celebra con autoironia il campanilismo che tanto ci definisce”.

Le illustrazioni “campaniliste”

Lo sviluppo grafico del gioco è stato affidato a Pietro Rotelli, illustratore della provincia di Livorno. “Cercare di condensare alcune singolarità della nostra regione in particolari da inserire sui personaggi o nei dettagli del tabellone è stata una sfida avvincente” dice Rotelli. Ho cercato di far emergere lo spirito goliardico e simpaticamente campanilista, incentrato sullo sfottò, che ci contraddistingue, ma che non ci fa mai perdere la voglia di ridere di noi stessi e prendersi poco sul serio”.

“Con la pandemia abbiamo vissuto quanto il digitale sia in grado di tenerci uniti” aggiunge Simone Riggio, presidente della Cooperativa Demoela. “Ma anche quanto possa essere un canale di condivisione alla lunga alienante. Noi pensiamo che digitale e fisico siano livelli complementari, non alternativi. In un gioco come ‘Gnamo!’ il divertimento sta soprattutto nello stare insieme, magari coi cellulari spenti, per una serata in compagnia attorno a un tavolo”.

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