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Green pass, dal 20 gennaio anche per parrucchieri ed estetisti. Tutte le novità

Per i “servizi alla persona” necessario almeno il tampone negativo. Dal primo febbraio certificato verde anche per gli altri negozi, comprese le tabaccherie. La lista degli esclusi: dagli alimentari alle farmacie

Il controllo green pass

Da giovedì 20 gennaio scatterà l’obbligo di esibire il green pass base per accedere alle attività che offrono servizi alla persona, come centri estetici, barbieri e parrucchieri. Sarà necessario dunque avere un tampone negativo della validità di 48 ore, se si è fatto un rapido, o 72 ore, se molecolare. Il punto di riferimento normativo è il decreto del 7 gennaio che, di fatto, ha segnato un cambio di passo nella gestione della pandemia disponendo  l’obbligo vaccinale per gli over 50 a partire dal 15 febbraio e fino al 15 giugno.

Green pass base: gli obblighi per il 20 gennaio e il primo febbraio

Dal 20 gennaio, dunque, servirà un tampone negativo per i clienti di attività commerciali dedicate ai “servizi alla persona”. Dal primo febbraio l’obbligo di esibire il green pass base si estende anche a chi deve accedere negli uffici pubblici, per i servizi postali, bancari e finanziari e, in generale, per tutte le attività commerciali escluse quelle per acquistare beni primari o essenziali.

Le esenzioni

Venrdì 21 gennaio il Governo ha approvato la lista degli esercizi in cui si potrà entrare senza green pass dal primo febbraio: oltre ad alimentari, supermercati, pescherie, vendite di bevande e surgelati, mercati rionali, farmacie e parafarmacie, sono escluse dall’obbligo anche edicole (ma solo all’aperto), negozi per animali, di ottica e carburanti. Non sono previste esenzioni per i tabaccai e profumerie, per cui serve il green pass base. Senza certificato verde possibile anche entrare negli uffici giudiziari o di pubblica sicurezza per presentare denunce

Green pass rafforzato: dove è obbligatorio

Il green pass rafforzato, o super green pass, è il certificato verde digitale che ottengono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale o sono guarite dal covid. Già dal 10 gennaio scorso è obbligatorio per una serie di attività che sono ormai precluse ai non vaccinati: i mezzi di trasporto pubblico, alberghi e strutture ricettive, bar e ristoranti (anche al banco e all’aperto), attività culturali e ricreative, sale gioco e sale scommesse, centri benessere e termali (eccetto per attività riabilitative e terapeutiche), fiere, sagre, congressi, feste per cerimonie civili e religiose,  stadi, piscine. Obbligatorio anche per rsa, ospedali e strutture sanitarie (necessaria anche la terza dose o il tampone negativo).

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