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I cavalli si riconoscono allo specchio: la sorprendente scoperta dell’Università di Pisa

I ricercatori hanno condotto esperimenti innocui per gli animali: sono emerse abilità cognitive che indicato anche la presenza di auto-consapevolezza

Cavalli – mark test - © Università di Pisa

I cavalli si riconoscono allo specchio, hanno cioè consapevolezza di sé. Una scoperta fatta dagli etologi e dai veterinari dell’Università di Pisa che apre molte strade e che necessita di ulteriori approfondimenti scientifici.

La conferma è arrivata grazie ad un nuovo lavoro pubblicato sulla rivista Animal Cognition e condotto nel Centro  Addestramento Etologico  di San Marcello Pistoiese (Pistoia).

I ricercatori hanno condotto un mark test, una tecnica assolutamente innocua per gli animali che consiste nell’applicare una marcatura colorata su un punto del corpo che l’animale può vedere solo con l’aiuto di uno specchio. Così, se capace di riconoscersi, attua una serie di comportamenti volti a interagire con il segno, provando ad esempio a toglierlo. Come controllo si applica invece ad alcuni animali una marcatura trasparente, invisibile, che garantisce la stessa sensazione tattile della marcatura colorata, senza però fornire alcuno stimolo visivo. Nel corso dell’esperimento, i cavalli con la marcatura visibile hanno dato segni di riconoscersi cercando frequentemente di rimuovere il colore sia direttamente con le zampe, sia strofinando il muso sul terreno o su supporti verticali presenti nell’arena. Questi comportamenti erano estremamente rari quando la marcatura era trasparente.

Il cavallo ha abilità cognitive e auto-consapevolezza

Mi vedo dunque sono,  la capacità di riconoscersi allo specchio  indica la presenza di auto-consapevolezza – spiega il dottor Paolo Baragli dell’Università di Pisalo sviluppo di questa capacità dal punto di vista evolutivo e adattativo è associato alla complessità del sistema sociale cui l’individuo appartiene nonché a sofisticate abilità cognitive che gli permettono di gestire al meglio le relazioni”.

Il lavoro, secondo gli studiosi, rappresenta un punto di svolta negli studi cognitivi di questi animali. “Pur non potendo asserire con certezza che essi siano del tutto auto-consapevoli, certamente risultati così chiari nell’uso dello specchio inseriscono il cavallo nella risicata lista di animali le cui capacità cognitive meritano di essere investigate e possono continuare a sorprendere. Conoscere e rispettare le abilità del cavallo e le sue esigenze etologiche è obbligatorio, oltre che necessario”, spiega  la professoressa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa.

Hanno collaborato alla ricerca anche le dottoresse Chiara Scopa, borsista di ricerca presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Veronica Maglieri, dottoranda dell’Unità di Etologia dell’Università di Pisa.

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