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Ictus: Santa Maria Nuova a Firenze è tra migliori centri in Europa

Unico ‘centro diamante’ in Italia, il riconoscimento arriva dal congresso della ‘European stroke organization’

Lo Stroke system della Asl Toscana centro all’avanguardia e la Stroke unit dell’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze tra le migliori a livello europeo, unico ‘centro diamante’ italiano per la qualità delle cure dei pazienti colpiti da ictus cerebrale. Il riconoscimento, spiega la Regione Toscana in una nota, è venuto dal Congresso della European Stroke Organization (Eso) che si è tenuto a Milano nel maggio scorso. E ora il Centro di Santa Maria Nuova punta a qualificarsi anche tra i migliori centri a livello mondiale, in occasione del congresso della World Stroke Organization (Wso), che si terrà a Vienna nel 2020.

Alla fine del 2016 la Regione Toscana ha approvato la Rete regionale ictus, costituita dall’insieme dei servizi che assicurano le risposte specifiche a livello della rete dell’emergenza-urgenza e delle strutture ospedaliere e territoriali. Sempre alla fine del 2016 nasce lo Stroke system della Asl Toscana centro. Dal 2017 al 2019 è notevolmente aumentato il numero dei pazienti con ictus trattati con trombolisi intravenosa e si è nettamente ridotto il tempo ‘door to needle’ (quello che intercorre dall’ingresso del paziente in ospedale alla somministrazione del farmaco trombolitico).

In particolare alla Stroke unit di Santa Maria Nuova, nel 2017 sono stati trattati 29 pazienti con ictus ischemico acuto (il 14% di tutti i pazienti con ictus ischemico), con un tempo medio ‘door to needle’ di circa 75 minuti; nel 2018 sono stati trattati 66 pazienti (circa il 30%), con un tempo medio ‘door to needle’ di circa 38 minuti; nel primo trimestre del 2019 è stato trattato circa il 50% dei pazienti con ictus ischemico acuto, con tempo medio ‘door to needle’ di 32 minuti.

“I risultati incoraggianti di Smn – si spiega – sono stati ottenuti solo grazie alla collaborazione fra Regione, Asl Toscana centro e la Angels Initiative, e grazie alla collaborazione delle varie discipline e professioni”. Tra i casi raccontati anche quello di una 41enne di Battipaglia, sentitasi male mentre era in gita a Firenze: portata a Santa Maria Nuova in breve tempo viene fatta diagnosi di ictus cerebrale. Trattata con trombolisi intravenosa in 20 minuti dall’arrivo, viene trasferita a Careggi per il trattamento endovascolare, torna dopo due giorni a Smn e dopo altri due giorni viene dimessa senza sintomi.

In Toscana l’ictus cerebrale colpisce ogni anno circa 9.000 persone. Come spiega l’assessore toscano alla salute Stefania Saccardi, per questa patologia, come per altre in cui il fattore tempo è determinante, “stiamo lavorando molto sulle reti. Intervenire in tempi rapidi fa salvare vite e migliora sensibilmente il recupero dei pazienti. La Stroke Unit di Santa Maria Nuova, con il suo progetto pilota e i risultati che negli ultimi due anni sono andati sempre migliorando è un esempio dell’efficacia di queste reti”.

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