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Il 24 giugno il Museo dell’Opera del Duomo gratuito per tutti i fiorentini

In occasione della Festa del Santo Patrono sarà esposta in Duomo anche una preziosa reliquia recentemente ritrovata negli archivi del museo

In occasione della Festa di San Giovanni patrono di Firenze il 24 giugno, l’Opera di Santa Maria del Fiore offre ai residenti di Firenze e provincia la possibilità di visitare il Museo dell’Opera del Duomo gratuitamente. L’Opera ha voluto offrire alla città questa opportunità in attesa che il Battistero riapra presto al pubblico e ai fedeli.

Per usufruire dell’ingresso gratuito al Museo occorre recarsi alla biglietteria dell’Opera in Piazza Duomo 14 e presentare un documento d’identità. Una volta acquisito il biglietto sarà possibile accedere al Museo secondo gli orari disponibili che permettono l’ingresso ogni 15 minuti per un massimo di 50 persone. Gli orari del Museo sono: primo ingresso ore 10.15, ultimo 15.30 con chiusura alle 17.00.

La scoperta della reliquia di San Giovanni

Recentemente è stata scoperta proprio nel Museo dell’Opera del Duomo una preziosa reliquia di San Giovanni Battista ritrovata dopo secoli nel Reliquiario di San Simeone Stilita, contente altri 11 frammenti ossei di santi. La reliquia sarà esposta ai fedeli nella Cattedrale di Firenze il 24 giugno 2021, in occasione della Festa del Santo Patrono della città di Firenze. Rimarrà poi conservata in Cattedrale in un antico reliquiario del XIX secolo, dono di un devoto.

La scoperta si deve ad Alessandro Bicchi, diacono della Cattedrale e vicedirettore dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra e per i Beni Culturali Ecclesiastici, che da anni studia le reliquie della Cattedrale di Firenze, in particolare quelle provenienti dall’Oriente, i cui risultati saranno presentati in un libro scritto con un altro autore e di prossima pubblicazione.

La reliquia, un osso del collo del Battista, apparteneva all’Imperatore bizantino Giovanni VI Cantacuzeno (1292 – 1383). Costretto ad abdicare e a farsi monaco nel 1357, la reliquia del Battista insieme a quelle di altri santi passarono nelle disponibilità del nobile fiorentino Antonio di Pietro Torrigiani, per anni collaboratore dell’Imperatore.

Parte di queste reliquie furono poi vendute dal Torrigiani all’Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Dopo la morte del nobile fiorentino, la vedova veneziana Nicoletta Grioni donò nel 1394 le reliquie rimaste in suo possesso, tra cui questa del Battista, all’Arte di Calimala per il Battistero di Firenze, dove rimasero  fino  al 1700. L’insigne reliquia del Battista era sicuramente custodita in un suo reliquiario andato perduto nel XVI secolo, forse fuso o danneggiato dall’alluvione del 1557, e poi inserita nel Reliquiario di San Simeone Stilita del XIV –XV secolo  insieme agli altri sacri frammenti.

 

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