Cultura/

Stasera in tv ‘Il ciclone’ di Pieraccioni. Le 10 scene più belle

Il film del regista toscano è entrato nella storia del cinema italiano per il record di incassi nel 1996. Un successo senza tempo: oggi – a distanza di quasi 25 anni – tutti lo ricordano con affetto e ne parlano sui social. Pieraccioni ‘Con Veronesi iniziammo a scriverlo senza sapere di preciso come finirlo: du’ incoscienti!’

Il ciclone

“Stasera su Italia Uno ricè Il Ciclone. Sono davvero felice del vostro entusiasmo per quel film fortunato Con Giovanni Veronesi lo scrivemmo di getto fino alla scena delle ballerine che ripartono dal casolare, poi ci bloccammo! Si perchè non avevamo fatto una scaletta vera e propria e iniziammo a scriverlo senza sapere di preciso come finirlo: du’ incoscienti! Quando lo vidi per la prima volta tutto montato mi sembró parecchio bellino ma non avrei mai creduto che poi sarebbe piaciuto così tanto negli anni. La “colpa” è stata dei miei colleghi attori, tutti davvero fortissimi, e di quella dedica iniziale a “Gino e Edoardo”: erano i miei nonni e da lassù mi dettero una grossa mano”.

Chi scrive è il regista Leonardo Pieraccioni, commentando sulla propria pagina Facebook l’affetto dei suoi fans che in queste ore stanno ricordando con affetto il film ‘Il Ciclone’, stasera in programmazione nella prima serata Mediaset. Il film prodotto dalla Cecchi Gori Group incassò in sala oltre 75 miliardi di lire, un record nella stagione 1996/1997. La pellicola è poi entrata al 18esimo posto tra i film con gli incassi più alti nella storia del cinema italiano. 

Protagonista della pellicola insieme al regista toscano c’era Lorena Forteza, oltre ad una bellissima squadra di attori tra cui Sergio Forconi, Massimo Ceccherini e Barbara Enrichi, Alessandro Haber e Paolo Hendel. Nel film anche la figlia di Mina, Benedetta Mazzini e il cameo indimenticabile di Mario Monicelli, la sua voce è quella di Gino Quarini, nonno di Levante.

LE 10 SCENE PIU’ BELLE

1. L’ARRIVO DELLE BALLERINE DI FLAMENCO. 

Le ballerine spagnole credono di essere arrivate in un agriturismo e invece altro non sono che al ‘Casale Quarini’ dove vengono accolte così. 

2. IL BALLO NELL’AIA E LA SCENA DEL MOTORINO

Ritmo e sensualità incalzano questa scena con un finale che invece riporta all’ironia della commedia, con l’immagine di Pieraccioni che distrugge il suo motorino, un Motobecane 50V Type Luxe del 1979.

3. ALLA STAZIONE, CATERINA NON PARTIRE!

Le scene alla stazione non mancano mai nella commedia toscana. Ed anche Pieraccioni ne il Ciclone porta in scena un’esilarante conversazione con un passeggero mentre cerca di rincorrere la sua amata Caterina. 

4. CARLINA, LO SCORPORO DELL’IVA E IL ‘PIRIPI’

I duetti tra Tosca D’Aquino e Pieraccioni sono tra i più convicenti del film. Ancor oggi dopo una bella carriera l’attrice viene ricordata per il suo ‘Piripi’ e per quell’Iva che no, non vuole proprio rendere allo Stato. 

5. TAPPAMI LEVANTE!

E’ uno dei momenti più surreali e divertendi del film. L’immagine della morte (la bara) che invece diventa comica con Ceccherini intento a inzuppare un biscotto nel caffellatte. 

6. CHE CE L’HAI UN GRATTA E VINCI TE?

Era esplosa l’epoca del gratta e vinci. Ed a qualcuno l’appuntamento con la fortuna era sfuggito di mano…

7. IL RAMATO

Come si dà il ramato? Ecco una divertente lezione tra Sergio Forconi e Ceccherini, in salsa spagnola ovviamente.

8. FERMO BABBO CHE CO’I CAPO TU’ FA MASSA

Interessante vedere che dopo anni poco sia cambiato. Anche oggi i problemi di ‘segnale’ non mancano nelle zone di campagna. Ceccherini e Forconi, risolvevano così.

9. IL BUONGIORNO AL SINDACO

E’ una delle scene più diffuse in rete. Il sindaco del paese qui è interpretato da un giovane Bruno Santini, anche lui attore fiorentino che – qualche anno fa insieme a Leonardo Scucchi ha firmato il documentario ‘Il ciclone…oggi’ per omaggiare i 20 anni del film.

 

10. GINO DOMANI VO’ IN SPAGNA

E’ il cameo del film. Il maestro Monicelli non si compare mai in scena ma prestò la sua voce a quella del nonno di Levante Quarini, Gino.

Aggiungiamo poi un undicesima scena, forse quella nella quale sta tutto il senso del film dove Pieraccioni dice: ‘

Il ciclone, quando arriva, ‘un t’avverte. Passa, piglia e porta via. E a te ‘un ti resta che rimanere lì, bono, bono a guardare e a capire che se ‘un fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio.“

I più popolari su intoscana